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Palermo, protestano gli studenti del Vittorio Emanuele II: "Scuola fatiscente"

Manifestano gli studenti del liceo Vittorio Emanuele II di Palermo. Si dicono stanchi di vivere in locali scolastici inadeguati, con “infissi fatiscenti, infiltrazioni d’acqua e macchie di umidità”. I pannelli di materiale ignifugo - di consistenza simile al polistirolo - che compongono il controsoffitto si sarebbero sfaldati nel corridoio del terzo piano della succursale in via del Giusino, generando la protesta degli alunni che oggi, 10 novembre, non sono entrati in classe. Tutto sarebbe causato dall’intasarsi delle grondaie dove diversi volatili posizionano i nidi. Con l’arrivo delle piogge, si riempiono e l’acqua inizia a stagnare dove non dovrebbe.

“Non ci sono pericoli per l’incolumità degli studenti - precisa la preside dell’istituto Mariangela Ajello - ma l’interlocuzione con i tecnici della città metropolitana è già avviata”. È stato disposto infatti un intervento di pulizia delle grondaie, tuttavia interrotto a causa della pioggia. “Dovendo lavorare sui tetti bisogna attendere la fine dei temporali per evitare di incorrere in situazioni pericolose”, spiega la preside. Gli alunni però sono anche preoccupati dall’imminente arrivo della stagione invernale.

“Nella sede centrale i riscaldamenti non vengono messi in funzione, mentre in succursale non c’è nemmeno un impianto - testimoniano - il freddo diventa insostenibile, tanto che alcuni ragazzi vengono in classe con le coperte”. “A fine ottobre la città metropolitana ci ha confermato che a breve dovrebbero iniziare i lavori nella sede centrale del liceo - risponde la preside - bisognerà portare la tubatura fino alla struttura: un intervento che dovrebbe essere svolto in tempi brevi”.

Per la succursale in via del Giusino, invece, cattive notizie. I lavori da fare sarebbero più consistenti, mancando del tutto l’impianto, e così bisognerà aspettare ancora. Gli studenti però si dicono stanchi. “Il diritto allo studio dovrebbe essere tutelato dal punto di vista fisico e mentale. Non possiamo aspettare che succeda qualcosa di spiacevole per ottenere l'attenzione e l'intervento delle istituzioni. Chiediamo quindi un tempestivo intervento di manutenzione e di controllo dei locali al fine di attestarne la sicurezza, con il ripristino delle parti lese, un intervento sugli infissi e risolvendo il problema di muffa che causa l'insalubrità dell'aria. Per via della mancanza dei riscaldamenti, poi, ci troviamo a non poter affrontare l'inverno in condizioni agevoli”.

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