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Nuova intimidazione allo chef Natale Giunta: distrutte le vetrate del suo ristorante a Palermo

Nuova intimidazione al ristorante di Natale Giunta a Palermo. Con spranghe e mattoni hanno sfondato le vetrate al "Castello a mare". Ad accorgersi di tutto è stato un addetto alle pulizie. Lo chef siciliano originario di Termini Imerese si trovava a Roma, per le registrazioni de "La prova del cuoco", il programma di Rai Uno. Sul posto in questo momento ci sono i carabinieri.

"Sembrava che tutto fosse finito, non subivo atti di questo genera da mesi, ma sbagliavo. Una calma apparente che oggi ha risvegliato nuovamente il passato - ha dichiarato Giunta - La serenità è solo un’utopia.  Uno Stato assente che abbandona gli imprenditori nel loro destino. Non c’è giustizia, sono amareggiato ed arrabbiato.  Non si può lavorare con dignità ed avere un po’ di pace in questa terra che non cambia mai.  Non sono a Palermo perché dopo tre mesi oggi sono tornato negli studi della Prova del Cuoco. Ero felice poi, subito dopo la puntata mi arriva una telefonata di un mio dipendente che mi raccontava che qualcuno era entrato nel ristorante distruggendo tutto".

Lo scorso ottobre il Tribunale Amministrativo del Lazio aveva sospeso, per la seconda volta, l’efficacia di un provvedimento che  toglieva la scorta allo chef, restituendola perchè "sussistevano evidenti situazioni di pericolo".

Il Presidente del Tar ha pronunciato con decreto immediato il ripristino della scorta confermando così, il rischio di grave pericolo nei confronti dello chef Natale Giunta.

La vicenda ha inizio nel maggio 2018, quando la Prefettura di Palermo ha comunicato allo chef la revoca della misura di protezione della tutela con due uomini, su autovettura non protetta. Lo stesso ne beneficiava da quando, nel gennaio 2013, denunciò e fece arrestare chi gli chiedeva il pizzo. Da allora, le minacce e le intimidazioni. Pochi mesi prima infatti, gli era stata recapitata una busta con un proiettile ed una lettera contenente delle minacce di morte, e altre volte ancora c'erano state "situazioni strane" nel suo ristorante, come delle evidenti tracce di urine in giro per il locale.

L’avvocato dello chef Giunta, Maria Geraci, ha quindi presentato ricorso contro il provvedimento di revoca della misura di protezione assunto dall’Ucis a fine maggio, considerando la situazione di grave pericolo. A marzo del 2019 il Tar annulla il provvedimento restituendo la scorta. Così ridanno allo chef la tutela con due uomini.

A luglio scorso l’Ucis comunica nuovamente la revoca della scorta a Natale Giunta ritenendo che non ci siano i presupposti reali di un pericolo attuale. Fino al provvedimento dell'ottobre scorso.

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