L'unica soluzione è toglierli. Si parla degli alberi a Palermo le cui radici hanno letteralmente distrutto i marciapiedi, rendendo impossibile il passaggio ai pedoni.
Il tribunale di Palermo ha deciso che il Comune deve intervenire in nessun altro modo se non togliendo questi alberi, artigli verdi del Pinus pinea, il pino domestico.
Tutto è partito da una causa intentata dall'impresa «4 L-Lodetti lavorazioni leghe leggere» proprietaria di un immobile dato in locazione in via Ugo La Malfa.
Ma i pini piantati lungo i marciapiedi della strada hanno creato crepe a tal punto da far penetrare acqua negli scantinati, rendendo così la struttura inagibile.
Tutta colpa di questi alberi che adesso andranno abbattuti, in quanto abbandonati a se stessi, non curati e le cui radici perciò hanno provocato lo smottamento del marciapiede, tanto da invadere lo spiazzo e compromettendo il regolare deflusso delle acque nere della fognatura. Un danno insomma per la Lodetti che adesso ha ottenuto ciò che sperava.
Il Comune, dal canto suo, si è preso carico di questo abbattimento anche se teme a questo punto una "reazione a catena" visto che in molte altre parti della città ci sono radici che hanno distrutto i marciapiedi. In questa gallery, ad esempio, è possibile rendersi conto in quali condizioni versano i marciapiedi di viale delle Magnolie, villa Sperlinga e via Lombardia.
Un articolo di Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.
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