PALERMO. Un abbraccio alla fine di un incubo. Sono arrivati a Palermo dopo un lunghissimo viaggio la madre e lo zio di Yusupha Susso, il ragazzo gambiano di 20 anni rimasto ferito qualche settimana fa in via Maqueda. Yusupha, colpito da una pallottola che gli aveva oltrepassato il cranio, è rimasto per giorni ricoverato in ospedale, prima nella seconda rianimazione dell'ospedale Civico e poi in Neurologia.
Aveva espresso il desiderio di rivedere i genitori e per questo tutta il Comune e la Gesap, la società che gestisce l'aeroporto di Punta Raisi, hanno cercato di esaudire questo desiderio, pagando il viaggio dal Gambia ai parenti di Yusupha. Ieri la famiglia, emozionatissima, si è abbracciata dopo tanti anni, in un momento bellissimo, con l'incubo che è sparito di colpo, come per magia.
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