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Polveri bagnate per i centrocampisti del Palermo: solo Segre e Verre a segno

Pochi alti e tanti bassi, infortuni che hanno limitato l’efficacia, difficoltà ad adeguarsi al gioco di Corini: tra i limiti strutturali che non hanno consentito al Palermo di raggiungere i play-off va annoverato lo scarso apporto del centrocampo, in termini qualitativi ma soprattutto realizzativi.

Se si considera il numero di giocatori mandati a segno, la mediana rosanero è la peggiore della Serie B con appena due marcatori (su sette elementi): gli unici ad aver timbrato sono infatti Segre, che ha chiuso con quattro gol, e Verre con due. Gli altri centrocampisti hanno tutti fatto scena muta, per quanto i profili individuati dal City Group riguardassero giocatori senza spiccate doti realizzative: lo zero più pesante è indubbiamente quello di Saric, che, pur non essendo un vero e proprio goleador (quattro reti complessive nella serie cadetta), è stato comunque tra gli investimenti più importanti dell’estate rosanero ed era reduce da un ottimo campionato con l’Ascoli, condito da tre gol e dal raggiungimento dei play-off.

Diverso il discorso per Stulac, anche lui arrivato con aspettative elevate (sei reti in B con il Venezia nel 2017/18, ultima stagione in A con l’Empoli) ma limitato da un infortunio che non gli ha permesso di scendere in campo nel 2023. Tutti gli altri, pur avendo più partite a disposizione, hanno confermato le difficoltà realizzative della propria carriera: Gomes e Damiani vantano rispettivamente uno e due gol in cinque stagioni, Broh cinque in otto stagioni. L’ex Südtirol peraltro è l’unico dei tre a essere andato a segno in Serie B, nel 2019/20 con la maglia del Cosenza.

Che gli unici ad aver timbrato siano stati Verre e Segre non è casuale: nessuno nella mediana rosanero ha doti offensive così spiccate, per quanto riguarda sia gli inserimenti (l’ex Sampdoria) che le palle inattive (l’ex Torino). Gli altri, a parte Saric che si muove spesso da un lato all’altro del campo, tendono tutti a giocare abbastanza lontano dalla porta: lo stesso Stulac, più prolifico rispetto agli altri, vanta un tiro insidioso da fuori area e una buona precisione su calcio piazzato (ne sa qualcosa proprio Segre, che due gol su quattro li ha trovati su assist dello sloveno). Per il resto è emblematico il conto di tiri totali in campionato: per Gomes sono 5 in 26 partite, per Damiani 7 in 27 e per Broh addirittura uno in 30, ma resterà una ferita aperta per molto tempo perché si tratta della rete annullata contro il Benevento per un precedente tocco di mano.

Il confronto con le altre squadre di B è impietoso: tutte infatti hanno mandato a segno almeno tre elementi della mediana e tutte hanno avuto da loro un numero complessivo di gol superiore a sei. Emblematico il caso della Reggina, che proprio sul più bello si è inserita ai play-off al posto del Palermo: i due migliori marcatori sono infatti Fabbian (8 reti), centrocampista, ed Hernani (7), centrocampista. A regalarle il settimo posto è stato un attaccante, Canotto, ma senza l’apporto della mediana il traguardo non sarebbe stato possibile; ai rosa tale apporto è mancato e il finale è stato ben diverso.

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