Nonostante il gol di Di Mariano sia arrivato dopo l’errore di Brunori dal dischetto, è chiaro che da oggi il Palermo si dovrà interrogare sull’argomento rigori, che è sempre più spinoso in virtù del fatto che il rigorista in questione è il capitano, nonché anima di questa squadra e calciatore che più volte ha portato i rosanero a gioire ed esultare a suon di gol. Indimenticabile e storico il gol messo a segno il 12 giugno scorso, proprio dagli undici metri, contro il Padova, e che consentì al Palermo di essere promosso in Serie B.
Ma quella dei calci di rigore, purtroppo, è una problematica che il Palermo dovrà per forza di cose affrontare per evitare che, con il passare del tempo, diventi un qualcosa che poi possa trasformarsi in un rammarico troppo grande da colmare e rimediare. Quello contro il Pisa è stato il quinto rigore che il Palermo ha fallito in stagione, un record di cui i rosanero avrebbero serenamente fatto a meno. Nella storia recente del Palermo, infatti, mai la squadra rosanero aveva sbagliato così tanti rigori in una sola stagione. Nel campionato 2019/20, quella della rinascita dalla Serie D, il Palermo si è avvicinato al dato maturato in quello corrente. In quella stagione, infatti, sono stati 9 i rigori concessi ai rosanero e 4 quelli sbagliati: due da Ricciardo e uno a testa da Mauri e Sforzini. Poi, nessun dato che si avvicina minimamente ai 5 calci di rigore sbagliati in questa stagione, sui 10 concessi: 4 sono gli errori che portano la firma di Brunori e uno quello di Tutino.
Andando ad analizzare quelli che sono i risultati ottenuti grazie ai rigori realizzati o, appunto, sbagliati si nota come questi camminino quasi di pari passo con le vittorie o sconfitte. Nelle 5 occasioni in cui è andato a segno dal dischetto, infatti, il Palermo ha sempre vinto: Reggiana in Coppa Italia e poi Perugia, Modena, Cagliari e Reggina. Autore delle reti, capitan Brunori. Croce e delizia il bomber rosanero, che è protagonista anche dell’altro risvolto della medaglia riguardante i tiri dal dischetto.
Brunori ha sbagliato contro Venezia, Cosenza, Ascoli e, appunto, Pisa: eccezion fatta per Ascoli, partita che lo stesso Brunori decise con una meravigliosa doppietta, poi il Palermo non è mai riuscito a vincere, anzi. Sconfitta per 1-0 in casa contro il Venezia e rigore del possibile pareggio parato da Joronen e sconfitta per 3-2 in quel di Cosenza con l’ex rosa Marson a negare la gioia del possibile 3-3 all’attaccante del Palermo, che in quella partita riuscì ad andare a segno due volte. Ininfluente, invece, ai fini del risultato l’errore di Tutino contro la Reggina.
Segnare dagli 11 metri, quindi, risulta decisivo ai fini del risultato e i numeri danno supporto a questo ragionamento. Dopo l’errore di Ascoli, Corini ammise come nella settimana successiva lo stesso Brunori chiese dei consigli al proprio allenatore, rigorista infallibile nella sua carriera da calciatore. E la domenica successiva, nel match casalingo contro la Reggina, Brunori ebbe modo di ripagare al meglio questi consigli siglando la rete del momentaneo 1-0 proprio dagli 11 metri, andando poi ad abbracciare nell’esultanza il proprio allenatore. Adesso, tuttavia, il Palermo potrebbe pensare di cambiare rigorista. Tra i possibili eredi di Brunori, Verre o Di Mariano. Il centrocampista ex Samp, in carriera, ha battuto 7 rigori, segnandone 5 e sbagliandone 2. Sicuramente più continuo, invece, è il percorso di Di Mariano, praticamente infallibile dal dischetto: 11 precedenti e tutti andati a segno, per una percentuale del 100% che sicuramente può far protendere la bilancia della decisione verso il numero 10 palermitano.
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