
Black Jack batte se stesso e domina la Palermo-Montecarlo dall’inizio alla fine facendo il vuoto. Il maxi 100 dello skipper Tristan Lebrun ha tagliato per primo la linea del traguardo alle 2,53 e 13 di questa notte. Disintegrando il primato della competizione organizzata dal Circolo della Vela Sicilia in collaborazione con lo Yacht Club de Monaco percorrendo le 500 miglia marine che separano l’Isola dal Principato in 38 ore, 53 minuti, 16 secondi. Un tempo inferiore di quasi sei ore rispetto al record precedente raggiunto lo scorso anno dalla stessa imbarcazione.
Un risultato che si aggiunge alle due line honours con primato alla Rolex Fastnet del centenario e alla Palermo-Montecarlo nell’edizione del ventennale.
Lo skipper Tristan Lebrun: “Abbiamo avuto tutte le condizioni possibili, abbiamo usato tutte le vele che avevamo a bordo. I momenti più difficili? Qualche buco d’aria persistente che ci ha fermati, ma soprattutto i temporali con forti raffiche vicino alla Giraglia, che hanno sbandato molto la barca e ci hanno messo a dura prova. I ragazzi sono stati perfetti. È una regata splendida, varia, ricca di competizione e di scenari, organizzata splendidamente, sia a Palermo che a Montecarlo”
Sulla scelta di lasciare la Corsica a sinistra, Lebrun sottolinea: “Non si poteva fare diversamente, nelle ore in cui siamo passati davanti alle Bocche, andare a Ovest ci avrebbe portato meno vento e di bolina, andando dritti invece ha continuato l’aria favorevole, fino ai momenti difficili passata la Corsica”.
L’armatore Remon Vos: “Più che una regata questo è un evento bellissimo, l’accoglienza a Palermo e Montecarlo è meravigliosa. Vincere è sempre una emozione, devo dire grazie all’equipaggio, fare una regata così difficile in questo modo è il frutto di un insieme di cose: barca, vele, uomini, fortuna. Peccato che quest’anno non c’erano alcuni dei nostri avversari tra i maxi, spero che il prossimo anno vengano a sfidarci!”.
Arkas è secondo in tempo reale
C’era poco da fare per l’arrivo in tempo reale. Black Jack era favorito ed ha rispettato i pronostici rilevandosi un vero e proprio asso pigliatutto. In giornata si sono susseguiti gli altri arrivi.
Arkas che è giunto al traguardo di Montecarlo alle 12,21 ossia con quasi nove ore e mezza di ritardo rispetto ai dominatori della regata fissando il tempo in 48 ore, 21 minuti e 28 secondi.
L'imbarcazione turca ha battuto di soli 5 minuti e 14 secondi Falcon (48 ore, 26 minuti e 42 secondi).
Al traguardo anche l'austriaco SiSi (48 ore, 37 minuti e 36 secondi), i francesi di Intuition (51 ore, 26 minuti e 35 secondi), Manticore (51 ore, 46 minuti e 54 secondi) e No Regret, l’Ice 52 del Circolo della Vela Sicilia ICE affidato allo skipper Edoardo Bonanno con la tattica di Gaetano Figlia di Granara, settimo al traguardo in 54 ore 28 minuti e 25 secondi.
Altri arrivi
In prossimità del traguardo anche Sagola Lauria, Azhar e Favorit. L’arrivo dovrebbe essere in serata.
Notte di burrasca e altri ritiri
Oltre ai ritiri annunciati ieri (Shooting Star e Black Pekoe III), nella notte il Comitato di Regata presieduto dal Race Director Giancarlo Crevatin ha ricevuto comunicazioni di abbandono della regata dal Neo 430 Afazik Impulse (rottura del timone), Superkalimera (Nab 12.50), che ha ormeggiato a Porto Cervo.
Più difficile la descrizione del ritiro di Jasmine (Bavaria 39) alle 4 della notte, che ha scritto: “Siamo in mezzo alla burrasca, condizioni meteo impraticabili, andiamo verso Cala Gonone per fermarci, nel frullatore tutta la notte, ma l’equipaggio sta bene”.
Diversa la situazione di I Am Bad (Bad 37 di Speciale e Bileddo, Velaclub Palermo), che ha comunicato un principio di incendio a bordo, annunciando la decisione di fermarsi a Olbia per risolvere il problema e chiedendo alla direzione di regata la possibilità di ripartire. Cosa che è stata accettata con la condizione prevista dalle Istruzioni di regata di spiegare sulla dichiarazione di osservanza il motivo dello stop e le ore di accensione del motore.
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