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Golf Palermo, colpo da maestro a Villa Airoldi: in buca da 260 metri con un solo tiro

Adalberto Catanzaro realizza il primo «Hole in one» della storia del campo di viale del Fante e lo fa su un Par 4

Un colpo da vero maestro che spinge la sua squadra sul podio e gli vale una menzione nella rivista Golf e Turismo. Adalberto Catanzaro, bagherese, realizza il primo hole in one on par 4 (buca in un solo colpo in un percorso da chiudere in 4 tiri) della storia del campo da golf di Villa Airoldi, a Palermo: per intenderci, ha mandato la pallina in buca al primo colpo, un drive come lo chiamano gli addetti ai lavori.

«Io e la mia squadra ci trovavamo alla sesta buca di nove - racconta emozionato Catanzaro -, ho colpito e la pallina e dopo 260 metri è andata direttamente in buca. Non è una cosa che si vede spesso, soprattutto in un par 4». Per chi non è avvezzo, per par 4 si intende una buca che normalmente viene raggiunta in quattro colpi. Ma non è il caso di Adalberto. Lo storico tiro è arrivato nel corso del 91026 Factory trophy, una gara a coppie a categoria unica che si è svolta questa mattina (27 gennaio) e ha contato oltre 70 partecipanti.

Ma oltre all’hole in one, Adalberto ha realizzato contemporaneamente un Albatros: in gergo, sta ad a indicare il meno tre colpi (sui 4) che il giovane giocatore di golf ha polverizzato con il drive. «È un colpo insolito - racconta -, solitamente si può ammirare in buche da 150-160 metri, ma 260 è praticamente impossibile». Al campo tantissimi complimenti, qualche regalo e la consegna del premio: la sua squadra infatti, la Catanzaro-Provino, ha raggiunto il terzo netto. Secondo netto aggiudicato dalla coppia De Bellis-Di Liberti, primo netto invece per Bongiovanni-Pedicone.

«In famiglia giochiamo da sempre, abbiamo una grande passione - prosegue Adalberto -, giochiamo da oltre quattordici anni e mio fratello sta per diventare professionista». Solitamente la rivista Golf e Turismo dedica ai dilettanti che riescono ad esibirsi in queste meraviglie balistiche un premio (una bottiglia di champagne) e una menzione sulla rivista. «Non vedo l’ora».

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