Sfortunato il marinese Gabriele Minì, 17enne, al volante di una Hitech, nella sprint race del Gp di Bahrain in F3. Per colpa di uno "stallo" in ripartenza, si è dovuto accontentare della diciottesima posizione. Ieri il siciliano aveva conquistato la pole position ma, per effetto dell’inversione della griglia di partenza relativa ai migliori dodici tempi, in gara 1 la posizione conquistata al venerdì non apporta benefìci evidenti all’italiano che si è schierato in sesta fila.
Al via è subito battaglia per la conquista di un posto al sole davanti al gruppone dei trenta e lontano dai guai. In testa a tutti vola Colapinto, davanti a Collet. Minì stalla e purtroppo si ritrova in coda al gruppo. Nel corso del secondo passaggio Bortoleto e Villagomez si toccano per un errore del messicano. Safety Car e ricompattamento. Al settimo giro la corsa riparte con la partenza lanciata. Colapinto e Collet fanno l’andatura. Marti prende la seconda posizione dopo tre curve, poi Bortoleto entra ancora in contatto nel mucchio alle spalle dei primi, Virtual Safety Car. Poi si ferma anche Browning, vittima di un testa coda. E Frederick rientra ai box per cambiare la posteriore destra, forata.
Davanti Colapinto, Fornaroli è quinto, Minì solo 23°. Stop and go per Tsolov e Garcia. Safety Car a dieci giri dal termine. Colapinto finisce sotto investigazione per l’elastico esasperato fatto alla prima ripartenza: ma i commissari decideranno solo dopo il termine della gara. Seconda partenza lanciata. Colapinto ancora lentissimo prima dell’accelerazione. Seconda investigazione annunciata sull’argentino, che intanto segna il giro veloce alla 12a tornata. Al quattordicesimo giro Pepe Marti sfrutta il DRS e passa in testa. E tiene la posizione fino in fondo, vincendo la gara sprint davanti a Colapinto (sub judice) e Collet. Ottavo Fornaroli, diciottesimo Minì.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia