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Alé Palermo

Ultima salita, poi lo stop. Un blitz per finire in bellezza

Alexis Blin (Foto Tullio Puglia)
Alexis Blin (Foto Tullio Puglia)

L’ultima salita prima del secondo stop per dare spazio alle Nazionali. Il Palermo conclude il suo primo tour de force al Picco con lo Spezia. Doveva essere già una partita di altissima classifica, ma una delle due contendenti finora ha deluso. E per fortuna non è la squadra di Inzaghi che è attaccata al treno di vertice. A mancare finora è stato lo Spezia che oggi contro il Palermo proverà a centrare la sua prima vittoria del campionato. Solo tre punti per la formazione di D’Angelo, davvero sorprendente se si pensa che lo Spezia qualche mese fa ha perso la Serie A solo alla finale ply-off contro la Cremonese. Un avvio di stagione choc, che dà un altro significato alla partita di oggi pomeriggio.

Per il Palermo si tratta di una trappola a tutti gli effetti, perché i liguri faranno di tutto per smuovere la classifica e regalarsi la prima festa della stagione. Inzaghi tutto questo lo sa, normale che diffidi di questa partita che sarebbe stata insidiosa a prescindere. Il Palermo all’ultima del suo ciclo di ferro ci arriva da imbattuto ma con qualche punto interrogativo.

Il pareggio nel turno infrasettimanale con il Venezia ha lasciato un po’ di perplessità, soprattutto sotto l’aspetto fisico. Se nelle prime giornate il Palermo aveva sempre finito in crescendo le sue partite, martedì scorso invece nella ripresa non è riuscito a rompere l’assedio dei lagunari. I rosanero sono sembrati svuotati di energie, cosa che non può avvenire questo pomeriggio.
A favore del Palermo c’è il fatto che, anche in quella ripresa di sofferenza, i rischi sono stati praticamente zero con il Venezia. L’unico vero pericolo è nato da un tiro a giro di Perez che ha trovato prontissimo Joronen. La vera garanzia dei rosanero finora è stata proprio la difesa che ha retto qualsiasi tipo di urto. Due soli i gol subiti, nessuno ha fatto meglio in questa Serie B. Il muro oggi perde Ceccaroni che salterà il match a causa del cartellino rosso rimediato nel recupero con il Venezia, ma Veroli ha qualità e doti per non farlo rimpiangere. Il resto lo dovranno fare centrocampo e e attacco. Martedì c’è stato un passo indietro sul piano della manovra e della pericolosità (di fatto l’unica occasione è stata quella di Segre dopo sei minuti) ma è probabile che si sia tratta di casualità.

Il Palermo oggi al Picco proverà a ritrovare quei meccanismi che gli hanno permesso di mettere paura a tutte le avversarie che ha incontrato. Molto passa, ovviamente, dalla verve realizzativa che fin qui non è stata brillante come si si aspettava. E qui entra in gioco anche la mira, perché il Palermo resta una delle squadre che tira più di tutte in questo campionato. Inzaghi in questi pochi giorni che ha avuto a disposizione per preparare la sfida del Picco avrà registrato sicuramente qualcosa, l’obiettivo è tornare a giocare con la stessa aggressività e continuità delle prime cinque giornate. Solo così il Palermo potrà uscire indenne dal Picco, ritrovare la vittoria dopo i due pareggi di fila contro Cesena e appunto Venezia e regalarsi una sosta all’insegna dell’ottimismo.

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