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I Missionari comboniani lanciano il nuovo «Mondiario» alla scoperta delle cittadinanze

È in corso la presentazione del Mondiario 2025/2026, un diario scolastico promosso da Fondazione Nigrizia. A dialogare con i più piccoli è fratel Claudio, missionario comboniano, che con parole semplici e profonde guida le bambine e i bambini alla scoperta di un tema importante: la cittadinanza. O meglio, le cittadinanze.

Si è scelto di declinare la parola al plurale, per raccontare che non esiste una sola forma di appartenenza, ma tante quante sono le storie, le origini, i percorsi di ognuna e ognuno. Un invito a riflettere sul significato profondo di essere cittadine e cittadini nel mondo, nei gesti quotidiani e nelle scelte di ogni giorno.

«La cittadinanza – ha spiegato fratel Claudio – non è solo un dato anagrafico. È un diritto che ne contiene molti altri: il diritto a muoversi liberamente, a studiare, a essere uguali. E spesso, questi diritti non sono garantiti a tutti, in molte parti del mondo».

Il diario può essere ritirato nella parrocchia di Santa Lucia di Palermo, in via Enrico Albanese 2, ed è già diventato uno strumento per avviare, a scuola e in famiglia, un dialogo sui diritti, sull’eguaglianza, sulla memoria.

All’interno del Mondiario si trovano schede tematiche illustrate, citazioni di donne e uomini che hanno lasciato un segno, ricorrenze, giornate internazionali, giochi, e le barzellette. Ma quest’anno c’è anche una grande novità: la collaborazione con Medici Senza Frontiere, Libera e Radici dei Diritti dell’Università di Verona. Un’alleanza educativa che arricchisce il percorso formativo offerto dal diario.

Il progetto di solidarietà legato al Mondiario 2025/2026 guarda lontano: vola fino in Uganda, nella diocesi di Nebbi. Lì vivono Rakele, Sharon, Lilian, Catherine, Gloria, Violet, Joshua, Anjela ed Eunice. Nove giovani, nove sogni che grazie a questo progetto potranno proseguire il proprio cammino scolastico. Una parte del ricavato andrà infatti a sostenere le spese per la loro istruzione, dalla scuola primaria fino alla laurea. In una terra dove l’accesso all’istruzione resta un privilegio, soprattutto per le ragazze, questo diario diventa un ponte tra le scuole italiane e quelle ugandesi. Un piccolo gesto quotidiano, come l’uso di un diario, può trasformarsi in un grande atto di responsabilità e solidarietà.

 

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