Grigliata all’aria aperta e chili di carne sulla brace. Le associazioni Anirbas, Il mio amico Andrea e Nquadro, che da tanti anni si occupano delle famiglie bisognose e dei senzatetto della città, hanno organizzato una giornata di festa per i senzatetto. Coinvolti numerosi supermercati, ristoranti e panifici e in particolare una macelleria di via Leonardo da Vinci, i volontari hanno organizzato una grigliata nella sede dell’associazione Anirbas, in via Andrea D’Antoni, e hanno cucinato per le tante persone che vivono in strada, ai quali portano regolarmente cibo e vestiti per aiutarli. Questa volta hanno voluto donare loro una giornata diversa dalle altre. Hanno montato una grande brace e hanno arrostito 120 chili di carne, donati da tanti benefattori e hanno distribuito bistecche, salsiccia e pollo per i musulmani a oltre cento persone che non hanno una casa né una famiglia.
Alcune famiglie indigenti sono scese in strada e hanno ricevuto il pacco speciale con le pietanze ancora calde, contenute nelle scatole termiche che Anirbas usa quando distribuisce i pasti, perché vuole che arrivino ancora caldi. I volontari hanno distribuito la carne arrostita, accompagnata da un primo e anche dal dolce a coloro che dormono alla stazione Notarbartolo, in via Lincoln, in piazza Sturzo, sotto i portici di piazzale Ungheria e chi ha ricevuto il dono ha ringraziato con tanta commozione.
«Queste persone non trascorrono mai di giorni di festa - spiega Sabrina Ciulla, fondatrice di Anirbas -. Molti da troppo tempo non mangiano carne calda, arrostita sulla griglia e non trascorrono momenti di divertimento e serenità. È stata un’esperienza che soprattutto i volontari più giovani non dimenticheranno facilmente», ha aggiunto Ciulla. «I sacrifici fatti per organizzare la giornata - continua - e raccogliere tutto il necessario sono stati ripagati dalla gioia che abbiamo visto negli occhi di quella gente che per un giorno ha potuto dimenticare i guai della vita. Abbiamo voluto organizzare questo evento subito dopo la Giornata dei defunti in ricordo dei senzatetto morti in strada, perché picchiati o perché al freddo».
Anche questa volta Anirbas ha scelto di festeggiare insieme ai più deboli e ai più poveri della città, con chi non ha più una casa e una famiglia e non riconosce più i giorni di festa perché sono tutti uguali agli altri. Nel segno della solidarietà in tanti si sono dati da fare per regalare un sorriso a chi è meno fortunato e non solo i volontari dell’associazione, che questo impegno lo mettono a disposizione quotidianamente nelle tante attività organizzate: in prima fila anche le persone che l’Uepe - l’ufficio per l’esecuzione penale esterna che favorisce il reinserimento sociale delle persone che hanno subito una condanna definitiva - ha affidato all’associazione.
«Hanno partecipato con grande entusiasmo – ha concluso Ciulla -. Si rendono conto che ci sono tante persone che soffrono perché non hanno una casa né una famiglia e quando partecipano alle nostre iniziative si sentono utili e comprendono che si può sbagliare. Così si rendono conto che si può anche recuperare, scoprono il senso delle cose che prima non vedevano e cambia il modo di affrontare la vita e di rispettarla».
Nel video Sabrina Ciulla, fondatrice di Anirbas e le volontarie Simona Trapani e Barbara Lo Biondo
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