«Dobbiamo essere fieri delle nostre differenze: finché ci sarà rispetto e dialogo, si produrranno scintille di inventiva e creatività». Con un inno alla pace e alla cooperazione scientifica che travalica i confini geografici il principe Alberto II di Monaco ha inaugurato questa mattina a Palermo, alla Scuderia di Palazzo dei Normanni, il 43° congresso della CIESM, la Commissione Internazionale per l’Esplorazione Scientifica del Mediterraneo, presieduta dal sovrano monegasco. L’assise, con 400 ricercatrici e ricercatori provenienti dai 23 Stati membri della Commissione, si è aperta con i saluti del generale di brigata Francesco Principe, comandante militare dell'Esercito in Sicilia, dell'assessore ai beni culturali della Regione siciliana Francesco Scarpinato, del sindaco di Palermo Roberto Lagalla e del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno. Presenti le più alte autorità cittadine, fra cui il prefetto Massimo Mariani.
«Tra la Sicilia e il Principato di Monaco – ha sottolineato Galvagno - esiste un forte legame fatto di amicizia e collaborazione». «E' un momento di grande significato per tutti noi per condividere conoscenze vitali per la salvaguardia del mare Mediterraneo, la cui preziosa biodiversità è oggi più che mai minacciata dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. Sono certo che i lavori di questi giorni contribuiranno a tracciare un percorso verso un futuro di auspicabile sensibilità per queste tematiche». Pesca sostenibile, impatto dei cambiamenti climatici, impegno delle comunità nella protezione dell’ambiente marino sono al centro dei lavori congressuali, introdotti dalla direttrice generale della Ciesm Laura Giuliano alla presenza del Comitato organizzatore presieduto dalla prof.ssa Nunziacarla Spanò, direttrice del Dipartimento Chibiofaram dell’Università di Messina. Al termine della cerimonia, condotta dall’avvocata Silvana Paratore, è stato proiettato un video sullo Stretto di Messina realizzato da Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia e curato dal responsabile tecnico della tv RTP Roberto Travia. I panel proseguiranno fino a venerdì nel complesso monumentale tra Palazzo dei Normanni e Palazzo Sclafani.
Grazie al sostegno della Regione e del Dipartimento del Patrimonio Culturale e dell'Identità Siciliana e con la collaborazione del Comando Militare dell'Esercito in Sicilia, la Scuderia Reale, completamente ristrutturata, ha ospitato la cerimonia al termine della quale il sovrano ha inaugurato una mostra inedita sui coralli rossi, simbolo della fragilità del mare e prime vittime dei cambiamenti climatici. Quindi ha incontrato il presidente della Regione Renato Schifani assieme al presidente Ars Galvagno. Domenica scorsa, al suo arrivo in Sicilia, Alberto II – che dal 2018 è cittadino onorario di Palermo - aveva presieduto una riunione del board della Ciesm tenutasi a Palazzo Steri, sede del rettorato dell’Ateneo di Palermo, dal quale nel 2017 è stato insignito della laurea honoris causa in Ecologia Marina, incontrando il rettore Massimo Midiri e parlando di cooperazione scientifica nel Mediterraneo.
La CIESM sostiene la ricerca multilaterale nel Mediterraneo e nel Mar Nero dal 1910 con oltre 4.000 ricercatori provenienti da circa 500 istituti di ricerca dei 23 stati membri: Albania, Algeria, Germania, Cipro, Croazia, Egitto, Spagna, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Marocco, Monaco, Portogallo, Romania, Russia, Slovenia, Svizzera, Siria, Tunisia, Turchia.
Il discorso del principe Alberto II di Monaco
«Permettetemi di congratularmi innanzitutto con la Regione Siciliana per il notevole lavoro di ristrutturazione di tale capolavoro della storia, e per averlo fatto in tempo utile per il nostro Congresso. A nome di tutti gli scienziati CIESM e dei delegati nazionali che oggi rappresentano il loro Paese, desidero esprimere la nostra profonda gratitudine alle Autorità locali e regionali, come pure alla Fondazione Federico II, per le loro cordiali parole di benvenuto e per il generoso sostegno nell'accoglierci a Palermo; il Comando Militare Sicilia, per l'assistenza critica nell'ottimizzazione della cornice fisica del nostro meeting; il Comitato Organizzatore Locale, la professoressa Nancy Spanò, il Magnifico Rettore Massimo Midiri e i loro collaboratori per gli innumerevoli sforzi e per aver superato i tanti ostacoli che sempre si frappongono a tali eventi. Cari amici, siamo molto grati a tutti voi, per aver fatto in modo che questo evento unico avvenga secondo i nostri stretti programmi. Grazie ai vostri sforzi, all'entusiasmo di centinaia di scienziati degli Stati membri del CIESM che hanno spesso percorso lunghe distanze per essere qui, grazie al lavoro instancabile della nostra équipe del Congresso, questo 43. Congresso riporta il CIESM sul palcoscenico dopo cinque lunghi anni. Nel frattempo, abbiamo assistito a un cambio di guardia nella sede centrale del CIESM: un anno fa, Frédéric Briand ha salutato la nostra Commissione e Laura Giuliano è stata eletta per garantire, come nuovo direttore generale, visione, stabilità e continuità nella governance del CIESM. Da quel giorno, ho fatto capire a Laura che può contare sul mio sostegno instancabile come presidente».
«Viaggiare in Sicilia sarebbe incompleto senza dare uno sguardo profondo al suo passato estremamente ricco. Quale posto migliore per riconnettersi con i fondamenti del CIESM! La storia umana della Sicilia è infatti intrecciata con quella del Mediterraneo, e si riflette all'interno di queste stesse mura. Siamo qui riuniti sopra gli insediamenti punici, e queste mura hanno accolto ondate di governanti, che vanno dagli Emiri ai Normanni, dai Re di Sicilia fino ai tempi moderni e dall'Assemblea regionale siciliana dal 1946. Come ha sottolineato Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo, la Sicilia è una terra dove 25 secoli di storia gettano una lunga ombra, che sembra tenere i suoi abitanti in una sorta di paradiso congelato nel tempo. Questa è l'eco di Elio Vitttorini quando scrive "In Sicilia il tempo sembra non avere significato. I secoli sembrano piegarsi l'uno nell'altro". Ora questi tempi sono ben indietro e la Sicilia ci appare vibrante di modernità e dinamismo».
«Nel 1915, mentre infuria la prima guerra mondiale, un gruppo di scienziati marini con una visione si è riunito non lontano da qui nella città siciliana di Messina per inaugurare l'Istituto centrale di biologia marina e portare avanti il loro ambizioso progetto di istituire un "Commissione per il Mediterraneo". Alcuni anni dopo, la guerra era cessata, ma non aveva raffreddato né l'entusiasmo degli oceanografi latini, né l'impegno dei governi a creare il CIESM. Così, nel 1919, a Madrid, il mio bisnonno Alberto I, circondato da "idrologi, biologi e altri rappresentanti della scienza del mare", pronunciò il suo discorso inaugurale come primo presidente della nostra commissione dicendo: "...La scienza del mare è solo in attesa di essere evocato per distribuire molti benefici a tutti i popoli , per non parlare della luce che si riverserà sulla storia del mondo... Userò tutta la mia influenza per sviluppare una Scienza che concentri più di altri gli elementi necessari per riunire le forze morali dell'Umanità. Perché la superficie degli oceani forma un legame tra i popoli».
«Da allora, e per più di un secolo, la CIESM ha perseguito il suo mandato di promuovere la ricerca collaborativa al di là delle frontiere geopolitiche, riunendo migliaia di scienziati marini di tutte le sponde del mare: diversità come mosaico di idee, diversità di soluzioni. Dobbiamo essere fieri delle nostre differenze: finché ci sarà rispetto e dialogo, si produrranno scintille di inventiva e creatività. Sono più di 400 gli scienziati provenienti da 23 paesi qui riuniti oggi, che danno significato e sostanza alla visione della CIESM come unica e potente alleanza di ricercatori senza frontiere. Un paio di mesi fa, la CIESM ha tenuto seminari di formazione in Turchia e in Egitto, riunendo scienziati e pescatori locali intorno allo studio degli squali. Ha generato un'entusiastica risonanza e ha già prodotto risultati scientifici originali, di cui sentirete parlare durante il Congresso. Sentirete anche, tra l'altro, dei piani del CIESM per avanzare sulla delicata questione della condivisione di dati scientifici, che è di grande importanza nell'agenda del Decennio degli oceani delle Nazioni Unite, che ho sostenuto con forza fin dalla sua concezione. Il mio pieno impegno nei confronti dei valori della CIESM riflette la mia attiva partecipazione personale, nonché l'impegno del Principato di Monaco per la conservazione dell'ambiente marino basato sulle conoscenze scientifiche».
«In questo quadro Il 25 settembre 2019, in una riunione ospitata dal nostro governo, Monaco ha sostenuto la bozza di relazione speciale dell'IPCC dedicata all'oceano e alla criosfera. Ho avuto anche il privilegio di firmare l'accordo BBNJ il primo giorno della sua apertura alla firma, il 20 settembre 2023 a New York. Il 9 maggio 2024, il Principato di Monaco è diventato il primo Stato europeo e mediterraneo a ratificare l'accordo sull'alto mare. Nella mia profonda convinzione che i grandi problemi richiedono azioni comuni, ho personalmente guidato la delegazione di Monaco alla seconda conferenza delle Nazioni Unite sull'oceano, a Lisbona, nel 2022. Bisogna ricordare l'impegno attivo dei ricercatori di Monaco nel sostegno alla gestione del l'ambiente marino. Il Centre Scientifique de Monaco presenterà al congresso alcune scoperte scientifiche innovative, con chiare applicazioni per la ricostituzione delle barriere coralline. Questo mi dà l'opportunità di congratularmi con l'"Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana" per la sua pronta risposta nel sostenere questa iniziativa, dimostrando la sensibilità della regione siciliana per il valore delle risorse marine. Questo ha portato alla mostra su "I coralli nel passato e nell'attualità siciliana" che viene inaugurata oggi».
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