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Infanzia a rischio, via ai lavori al Centro Ubuntu di Palermo: bimbi e genitori partecipano alla progettazione

La struttura è da anni punto di riferimento le famiglie, in un’ottica di integrazione multiculturale fra le comunità residenti

Spalle più larghe nella struttura, servizi sempre più a misura di persona, di bambino e di integrazione sociale e culturale. E missione immutata e mirata, per il Centro Internazionale delle Culture Ubuntu Ets, sede dell’omonima associazione nel quartiere della Loggia, in via Fratelli Cianciolo 14, a Palermo, a pochi passi dalla Cala. Sono stati infatti avviati i lavori di ristrutturazione e riqualificazione della sede dell’omonima associazione.

Ubuntu è da anni punto di riferimento per l’infanzia e le famiglie, in un’ottica di integrazione multiculturale fra le comunità residenti a Palermo. Il cantiere è finanziato con circa sessantamila euro da Impresa Sociale con i Bambini nell’ambito del progetto contro la povertà educativa «Dai sogni ai bisogni» (Azione 10.7 Ristrutturazione / Riqualificazione CEC - Centro Educativo di Comunità, finanziamento 58.734,30 euro) che coinvolge ventisette enti e associazioni partner tra Palermo, Catania e Mazara del Vallo e del quale Ubuntu è capofila.

La rinascita strutturale e funzionale dei locali di Ubuntu, recentemente affidati all’associazione dal Comune di Palermo, «ha previsto - dice la presidente di Ubuntu, Patrizia Pappalardo - nel ripensamento e nella destinazione degli spazi, il contributo della comunità del quartiere, con un’azione di progettazione partecipata mirata alla definizione degli spazi educativi. Quindi, la fase di ristrutturazione vera e propria, con il reale coinvolgimento della comunità nell’organizzazione e nella personalizzazione degli ambienti educativi del centro. Si terrà infine una fase di promozione degli spazi recuperati attraverso il lancio delle attività previste dal progetto».

La ristrutturazione e la messa a norma degli impianti e dei locali, estesi per circa 160 metri quadrati, sarà accompagnata da una riorganizzazione degli spazi che permetterà di creare l’ambiente idoneo per attività di genitori e bambini. Questo intervento garantirà anche il raggiungimento di standard strutturali che apriranno alla possibilità di accesso a risorse comunali previste nel nuovo piano per l’infanzia, funzionali alla sostenibilità delle attività del progetto. L’intervento prevede la ristrutturazione edilizia dell’immobile e la messa a norma degli impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento).

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