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Palermo, gli studenti dell’Umberto I faranno doposcuola ai bambini di Borgo Nuovo

L'iniziativa pensata da padre Antonio Garau andrà avanti fino a maggio

Una collaborazione virtuosa tra gli studenti del liceo classico Umberto I di Palermo e l’associazione Giovani 2012 3P, presieduta da Gemma Ocello, all’interno dell’oratorio della parrocchia San Paolo Apostolo. Diciassette liceali della V H aiuteranno, a partire dalla prossima settimana e fino a maggio, i bambini di Borgo Nuovo con attività di doposcuola.

A stringere l’accordo sono stati padre Antonio Garau e il dirigente scolastico dell’Umberto I, Vito Lo Scrudato, con il coordinamento della docente Marcella Barbaro. “I giovani salvano i giovani” è questo il motto di padre Garau che oggi (24 febbraio), insieme ai volontari dell’associazione, ha organizzato una festa per far conoscere i bambini e gli studenti. L’idea è nata in occasione di un evento organizzato a novembre, all’interno del teatro del liceo, con padre Garau e don Patriciello di Caivano. Il parroco di Borgo Nuovo aveva manifestato la difficoltà nel trovare aiuti per il servizio di doposcuola, questa esigenza è stata raccolta dal preside Lo Scrudato nell’ambito dei Pcto (ex alternanza scuola-lavoro) e da lì a poco è nata l’idea di questa collaborazione che aiuterà i bambini nel loro percorso di studi e al contempo arricchirà la formazione umana dei ragazzi.

«Giovani del quinto anno, quindi di esami, verranno qui ogni settimana a gruppi di 4 per aiutare i nostri 33 bambini a studiare tutte le materie – spiega padre Garau -. Ci guadagnano tutti. I bambini che vengono aiutati e spronati a immaginare il loro futuro e i ragazzi che conoscono le periferie e ricevono una tenerezza che li segnerà per la vita. Speriamo di coinvolgere anche altre scuole».

I ragazzi e le ragazze dell’Umberto I hanno accettato la sfida con grande entusiasmo: «È una nuova esperienza – dice Giulia Militello – ne beneficeranno i bambini ma anche noi». Diletta Prestia dice: «Ci stiamo adoperando tutti e la proposta di impegnarci in questa occasione è per noi motivo di crescita». Matteo Volpe aggiunge: «Daremo una mano con il doposcuola e se servirà anche nel servizio di animazione». E Valentina Messina, guardando i suoi compagni conclude: «Per noi sarà una crescita dal punto di vista personale. Aiutiamo bambini che hanno meno opportunità di noi e magari riusciamo ad aprire i cuori di altre persone».

Il dirigente scolastico ha manifestato grande commozione davanti all’accoglienza che i bambini di Borgo Nuovo, con canti e balli, hanno riservato a lui e ai suoi ragazzi: «Tutto questo nasce dall’idea che questa città o si salva tutta o non si salva – dice il preside -. È necessario avere la consapevolezza che occorre darsi una mano, sull’insegnamento di padre Puglisi e di preti che ancora militano nel territorio, come padre Antonio Garau. È un dono questo che non si sta facendo ai bambini di Borgo Nuovo ma ai miei ragazzi. L’assolvimento della cosiddetta alternanza scuola-lavoro, che oggi si riassume con l’acrononimo Pcto, alcuni lo hanno già terminato ma sono qui ugualmente perché vogliono dare una mano, perché fare bene fa bene».

Ad accogliere tutti ci pensano i volontari dell’associazione “Giovani 2012 3P”: «Operiamo in questo quartiere da diversi anni – spiega la presidente Gemma Ocello -. La nostra guida è padre Garau che ci ha insegnato a sognare. La nostra forza è la gioia di donarsi . Accogliamo ogni giorno più di 30 bambini a pranzo e i pasti vengono cucinati dalle nostre cuoche volontarie, le nonne del quartiere. Sproniamo i nostri bambini a sognare e ad essere ambiziosi».

Nel video le interviste a padre Antonio Garau, parroco San Giovanni Apostolo; Giulia Militello, studentessa Umberto I; Diletta Prestia, studentessa Umberto I; Matteo Volpe, studente Umberto I; Valentina Messina, studentessa Umberto I; Vito Lo Scrudato, dirigente scolastico Umberto I; Gemma Ocello, presidente associazione Giovani 2012 3P

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