Venticinque chilometri in bicicletta dal centro di Palermo a Monreale per dire stop alla violenza sulle donne. La manifestazione è partita da Palermo, a piazza Vittorio Veneto, e ha poi raggiunto la piazza del Duomo di Monreale per poi fare ritorno in città fermandosi davanti all'Ars, al Palazzo di Giustizia e al Teatro Massimo.
Toccati alcuni luoghi simbolo per sottolineare «l'importanza della libertà, delle leggi e della giustizia» spiegano gli organizzatori: «Abbiamo voluto evidenziare il valore centrale che la libertà riveste per una società in cui ognuno possa sentirsi accettato, in cui ognuno abbia gli stessi diritti degli altri e in cui tutti possano vivere la propria vita senza l'oppressione altrui. La legge, cioè il principio con cui si enuncia o si riconosce l'ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo si pone come guida di comportamenti in armonia con tale realtà. La giustizia, cioè la volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge».
Alla pedalata hanno aderito centinaia di appassionati delle 24 principali associazioni ciclistiche di Palermo e della provincia: Mtbears, Ass Mondello Bikers, Bike Life 360, Free mountain Biker, Ass Panormus, Afiteambike, Freebikers, Eagle Gravel, Asd sport Web Sicilia, La combriccola della Bike, Asd Monte Gulino, Asd Jato Mountain Bikers, Asd Jetas Bike, Team Partinico Bike, Asd Hykkara Bike, Asd Biciclettando, Mtb Group Bagheria, Le pantere della polizia, Giobike Group, Colazionisti, Manzil Sindi Mtb, Himera Bike, Extreme racing team, Ebikers forever Panormus.
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