Piece teatrali, testi, laboratori. Le scuole di Palermo, come ogni anno, in vista della giornata in memoria della Shoah portano a Villa Whitaker, sede della prefettura, i loro lavori. Cinque le scuole coinvolte: l’istituto comprensivo statale Rosario Livatino di Ficarazzi e la direzione didattica 1° circolo Villabate, in rappresentanza delle scuole della provincia; il liceo scientifico Benedetto Croce, il liceo classico Umberto e l’educandato Maria Adelaide per la città Palermo.
I ragazzi, si sono esibiti alla presenza delle più alte cariche cittadine tra cui il prefetto Massimo Mariani, il questore Vito Calvino e l’assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella. Una giornata quanto mai attuale, che affronta un sentimento di antisemitismo rimasto sopito: «Per noi quest’anno è particolarmente doloroso - ha sottolineato la professoressa Luciana Pepi, presidente dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici - perché non si può prescindere dagli eventi del 7 ottobre che hanno cambiato il mondo: la critica al governo israeliano non può diventare critica e odio verso tutti gli ebrei del mondo. Questo è specchio di un antisemitismo sopito che purtroppo non è mai terminato».
«Abbiamo aperto la pagina di storia sulla diaspora degli ebrei dalla Sicilia nel 1492 che pochi conoscono - ha spiegato Vito Lo Scrudato, preside del liceo Umberto I - e abbiamo reso problematica la commemorazione in ordine dei fatti della guerra tra Israele e Hamas. Una giornata quando mai attuale».
Gli studenti del Maria Adelaide hanno invece letto «alcune testimonianze - spiega la preside Virginia Filippone - le hanno scelte, analizzate e adesso recitate. Una pagina crudele della nostra storia».
nel video le interviste a Luciana Pepi, presidente dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici; Giuseppe Pierro, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale; Vito Lo Sscrudato, preside Umberto I; Virginia Filippone, preside Maria Adelaide
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