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Il mondo della scienza è in lutto: è morto Pietro Omodeo, padre della moderna biologia italiana

Originario di Cefalù, si è spento nella sua casa di Siena, dove abitava dagli anni Novanta. Durante gli anni senesi svolse anche attività politica e amministrativa come assessore provinciale e consigliere comunale

Lutto nel mondo della scienza. Si è spento, all’età di 104 anni, il biologo e zoologo Pietro Omodeo, considerato uno dei padri della moderna biologia italiana e internazionale, specializzato nell'evoluzionismo e nella tassonomia degli oligocheti.

Omodeo, originario di Cefalù, è morto sabato 20 gennaio nella sua casa di Siena, dove abitava dagli anni Novanta. L'annuncio della scomparsa è stato dato dall'Accademia dei fisiocritici di Siena, di cui era decano: nel 2011 era stato nominato socio onorario dopo esserne stato componente attivo dal 1951 al 1964 e poi di nuovo dal 2006 al 2010. Commossi i post sui social della società italiana di storia della scienza: “Con profonda tristezza vi informiamo che Pietro Omodeo (1919-2024) ci ha lasciati ieri mattina, 20 gennaio, all'età di centoquattro anni.  La figlia Maria rende noto che l'ultimo saluto sarà lunedì 22 gennaio tra le 14 e le 17 nella sala del Commiato al Cimitero del Laterino di Siena. Pietro Omodeo era stato con noi al convegno di Catania del 2022, partecipando alle sessioni e ricevendo il premio alla carriera per il suo fondamentale contributo nel campo della storia della biologia. A tutta la famiglia, i colleghi e gli amici vanno le più sentite condoglianze della Siss”. Anche l’Università di Siena dedica un ricordo: “Cordoglio per la scomparsa del professor Pietro Omodeo. Già ordinario di Zoologia dal 1949 al 1960. Ci lascia un gigante della zoologia italiana e uno dei principali artefici della diffusione della biologia evoluzionistica nel nostro Paese”.

Nato a Cefalù il 27 settembre 1919, figlio del grande storico Adolfo Omodeo, Pietro Omodeo si laureò in scienze naturali all'Università di Pisa. Dopo una snervante prigionia in Nord Africa durante la seconda grande guerra, Pietro Omodeo iniziò la carriera accademica di biologo e zoologo presso la Stazione Zoologica di Napoli. Ha insegnato biologia generale, zoologia e biogeografia, evoluzionismo, storia e critica del pensiero scientifico e storia della biologia nelle Università di Siena, Padova e Roma Tor Vergata.

Durante gli anni senesi svolse anche attività politica e amministrativa come assessore provinciale e consigliere comunale. Successivamente la carriera accademica lo portò a Padova e Roma. Rientrerà poi a Siena, dopo il collocamento a riposo, per continuare la sua attiva collaborazione nell’ambito dell’allora Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e all’Accademia dei Fisiocritici, mettendo a disposizione dei ricercatori e delle ricercatrici, nonché di studenti e studentesse, la sua vastissima conoscenza, il suo acume ed un amore per la ricerca che ha rappresentato un esempio per tutti e tutte.

Ha curato le principali opere di Lamarck, Darwin e Diderot per Editori Riuniti, Utet e Feltrinelli. Dal 1969 al 1984 ha diretto la rivista "Bollettino di Zoologia" (poi Italian Journal of Zoology).

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