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Festa per Santa Lucia all'istituto dei ciechi di Palermo

Una giornata di riflessione, una celebrazione religiosa ma anche una grande festa con tanti abbracci e sorrisi

Per i non vedenti Santa Lucia è un giorno importante e sono proprio loro a chiedere alla patrona della vista di salvaguardare il senso che permette a tutti, ma non a loro, di osservare il mondo.

Una giornata di riflessione, una celebrazione religiosa ma anche una grande festa con tanti abbracci e sorrisi. È questa la giornata di Santa Lucia all’istituto dei ciechi Florio-Salamone di Palermo che ha permesso a tanti non vedenti e alle loro famiglie di trascorrere una giornata di preghiera ma anche di grande divertimento.

«È un momento di festa per i ragazzi, per le famiglie, per il personale di questa struttura - spiega il presidente dell’istituto, Tommaso Di Gesaro -. Oggi non abbiamo potuto avere con noi l’arcivescovo Corrado Lorefice, come gli anni passati, ma abbiamo avuto la presenza di monsignor Titone che ha portato avanti una celebrazione molto empatica. È un momento di riflessione per il futuro dell’istituto affinché possa continuare per altri 130 anni. Cerchiamo di allearci con quante più persone e organizzazioni vicini ai problemi dei non vedenti, dei disabili e sopratutto di coloro che sono portatori di pluriminorazione. Santa Lucia è la protettrice della vista e noi che la vista non l’abbiamo capiamo quanto sia importante. Preghiamo e operiamo affinché gli altri non la perdano e la salvaguardino nel modo migliore possibile».

Quest’anno a celebrare la messa all’istituto dei ciechi è stato il vicario episcopale Adriano Titone. «Già nel primo momento in cui sono entrato – dice padre Titone - ho percepito un’aria di festa. C’è anche il presepe vivente con gli angeli. Il modo di pregare è stato splendido. Per me è stato un momento di cielo. Il messaggio che ho provato a lanciare davanti a persone non vedenti è che in qualche modo siamo chiamati a contemplare la presenza del Signore. Dobbiamo essere nello stesso tempio che è un fazzoletto di cielo e spesso chi non vede fisicamente ci insegna a vedere con lungimiranza in altro modo».

Dopo la messa, tutti si sono riuniti in sala concerti. È stato assegnato, dalla federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi, un premio all’artista spagnola Andrea Sanchez per aver realizzato un libro tattile dedicato ai bambini non vedenti che possono toccare con mano e studiare l’apparato digerente. Marco Orsini, docente di musica al liceo Regina Margherita di Palermo si è esibito in concerto con i suoi alunni e poi a pranzo tutti insieme con l’immancabile, tradizionale Arancina day.

Nel video Tommaso Di Gesaro e padre Adriano Titone

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