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Palermo, Galati cucinerà per il magnate Nakajima ma lo chef scelto inizialmente era Di Ferro

Il cuoco coinvolto nello spaccio di coca ha promesso che verrà restituito l'anticipo. L'evento era stato progettato già due anni fa

L'allestimento in corso al Teatro Massimo per lo spettacolo organizzato dallo staff del magnate giapponese Nakajima

Una star del mondo anime e un astro nascente della pop opera italiana; uno spettacolo di luci e video di ultimissima generazione; una cena elegante che curerà Galati catering ma che era stata affidata in un primo tempo a Mario Di Ferro. Lo chef coinvolto nelle indagini su un giro di cocaina, però, ha dovuto giocoforza rinunciare e promette di restituire l’anticipo che è stato versato al suo socio.

Insomma, non è una festa di compleanno, ma la sceneggiatura di una prossima saga che si potrebbe intitolare I Leoni del Sol Levante. Anche se una domanda vola leggera tra i palermitani: ma perché Mr Nakaijma ha scelto Palermo? Cosa porta un magnate che (di fatto) odia la ribalta ed è assente dai social, ma che ama le sue aziende, a invitare in Sicilia una bella fetta di dipendenti e un bel numero di ospiti? Una convention modello #selfmademan, in un’Isola che per i giapponesi di classe media è un sogno da realizzare almeno una volta nella vita? Insomma, Mr Nakaijma forse non si è accorto del bailamme sollevato, che martedì aveva scatenato le ire del presidente della Regione Schifani, tenuto all’oscuro di un progetto nato due anni fa, sotto «poltrone» diverse. E ora si stanno creando non pochi imbarazzi nei ruoli istituzionali, anche se i boatos lo danno già a Villa Igiea da martedì, con tanto di inchino deferente al maestro Riccardo Muti, uno tra gli ultimi ospiti rimasti nel resort di lusso, prima che fosse del tutto «occupato» dal Sol Levante.

Andiamo alle notizie filtrate ieri, tra meme e ironie: per gli ospiti - sono circa seicento, come rivelato il primo giorno dal Giornale di Sicilia, meno della metà delle cifre fantasmagoriche che girano in questi giorni - sarà costruito al Teatro Massimo uno spettacolo imponente di musica e video proiezioni. Il pugno di ferro organizzativo dietro tutto è di Jimmy Pallas – e vi deve lavorare da parecchio, visto che Mario Di Ferro, tramite il suo avvocato Claudio Gallina Montana, fa sapere di essere stato contattato dal produttore oltre due anni fa - che ha chiamato Moufactory, laboratorio creativo di Cremona che ama crogiolarsi tra videomapping, cinema 4D, visioni, giochi di luce. Sono dei veri esperti, e stanno lavorando incastrandosi sulla scenografia del Don Giovanni, concessa dal maestro Muti. Le foto mostrano infatti serie di proiettori e uno sciorinio di laptop, sulle scene barocche di Chiara Muti. Sul palcoscenico si alterneranno – e si spera duetteranno – Matteo Bocelli e Hiroyuki Sawano, produttore, musicista e arrangiatore adorato in Giappone per le colonne sonore di Attack on Titan, Blue Exorcist e Gundam.

Ed eccoci alla cena per seicento invitati, per la quale si sta allestendo la platea del Politeama, dove le poltrone sono state ricoperte da una pedana calpestabile e soprattutto smontabile immediatamente nella stessa notte di domenica, appena la serata sarà finita. La curerà Galati (che ha sede alla Tonnara Bordonaro) ma dai corridoi del teatro filtra il nome di Di Ferro come primo chef contattato, appunto oltre due anni da Jimmy Pallas.

«Sì, ero io a curare questa cena a cui tenevo moltissimo - conferma lui attraverso il legale -. La cifra pattuita era superiore ai 25 mila euro circolati ed era stato già versato un acconto con bonifico sul conto del mio socio, Luigi Caffarelli, che aveva firmato il contratto. A me, vista la mia grottesca situazione, resta il rammarico di non avere potuto cucinare per questo ennesimo grande evento; avremmo allestito dei tir cucina all’esterno del teatro, per garantire con 60 unità di personale il successo della serata. Quando tutto questo sarà finito mi auguro di andare in Giappone da Mr Nakajima e cucinare per lui. E restituirgli l’acconto che aveva dato».

La cena sarà preceduta da un recital di una ventina di minuti, si esibiranno il soprano Daniela Schillaci e un tenore, accompagnati da un ensemble della Sinfonica di 14 elementi.

Nella foto l'allestimento in corso al Teatro Massimo per lo spettacolo voluto da Nakajima

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