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Palermo, appello dei carabinieri agli anziani: attenti alle truffe, ecco le regole d'oro da tenere a mente

In aumento i casi di chi contatta le vittime al telefono, qualificandosi come medico o avvocato, per convincerle a consegnare ingenti somme di denaro a dei complici che subito dopo la telefonata si presentano presso l'abitazione

Allarme truffe agli anziani. I carabinieri di Palermo lanciano un vademecum per contrastare i ripetuti raggiri che si sono registrati negli ultimi mesi ai danni degli anziani.
I truffatori, contattando le vittime al telefono e qualificandosi come medici o avvocati, le hanno convinte a consegnare ingenti somme di denaro a dei complici che subito dopo la telefonata si sono presentati presso le abitazioni degli anziani presi di mira.

In un caso, un finto avvocato dopo aver riferito all’anziana che il figlio, che vive e lavora lontano dalla Sicilia, era incorso in guai giudiziari e rischiava di essere arrestato, ha convinto la donna a consegnare urgentemente a un suo asserito collaboratore di studio, un’ingente somma di denaro.

In un altro episodio, un sedicente medico ha comunicato all’anziano che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale e ha chiesto di consegnare a un suo emissario che da lì a poco si sarebbe presentato a casa, una consistente somma di denaro, indicata con enfasi come necessaria per sottoporre il figlio a urgenti cure salvavita.

I carabinieri del comando provinciale hanno avviato indagini per individuare gli autori di questi odiosi crimini e invitano gli anziani a non dare mai soldi e chiamare in questi casi il 112.

Come prevenire le truffe

Gli episodi di truffe in danno di cittadini, specie se non più giovani, sono sempre più frequenti e vengono commesse da delinquenti che, approfittando della buona fede, si introducono nelle loro abitazioni o le avvicinano con cattive intenzioni. Per evitare di cadere in questi raggiri, è sufficiente prendere alcune precauzioni.

Il truffatore, per farsi aprire la porta di casa o avvicinare la vittima, si presenta come una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Può dire di essere un funzionario delle poste, di un ente di beneficenza, dell’Inps o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, un avvocato o, talvolta, un appartenente alle forze dell’ordine.

Il contatto telefonico

L’interlocutore malintenzionato può conoscere nome, cognome e dati della vittima e dei suoi parenti; nella telefonata utilizza parole molto gentili e confonde la vittima con ragionamenti oppure «offerte miracolose»; riferisce di gravi episodi nei quali sarebbero rimasti vittime o coinvolti stretti congiunti, generalmente dimoranti lontano; cerca di convincere la vittima, agendo sul suo senso di responsabilità, sui suoi sentimenti e sul risparmio.

Cosa fare

Non dare troppa confidenza all’operatore; non rilasciare ulteriori informazioni sulla famiglia; riattaccare il più presto possibile.

Le truffe su internet

I truffatori su internet cercano di rubare i dati personali attraverso siti, annunci e applicazioni illegali.

Consigli

Non divulgare i dati personali, quelli di carte o conti correnti; non aprire email e allegati che provengo no da indirizzi sconosciuti, sospetti o ambigui; non aprire email ambigue di istituti bancari/postali o altro; scegliere di utilizzare password complesse per i siti e trascrivere in un quaderno personale e non sul computer; non cliccare su strani annunci, come quelli di vincite milionarie a lotterie o che promettono eredità di parenti.

Regole utili

In caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. Se occorre firmare la ricevuta bisogna aprire la porta con la catenella attaccata.

Prima di fare entrare una persona, accertarsi della sua identità ed eventualmente fari mostrare il tesserino di riconoscimento. Nel dubbio chiamate il 112.

Tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, gestori di telefonia, etc.), così da averli a portata di mano in caso di necessità. Nel dubbio chiamare il 112.

Non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali, si avrà un sicuro riscontro del pagamento effettuato. Nessun vero tecnico si presenterebbe mai a chiedere soldi.

Se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosciuto e per qualsiasi motivo ci si sente a disagio, non bisogna perdere la calma. Occorre invitarlo ad uscire, dirigendosi con decisione verso la porta. Aprire la porta e, se è necessario, ripetere l'invito ad alta voce. Cercare, comunque, di essere decisi nelle azioni.

Le dieci regole d’oro

1. Non aprite la porta di casa a sconosciuti, specie se siete soli, anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Prima di aprire la porta controllate dallo spioncino e, se notate una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata.

2. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio è stato mandato l’operaio che bussa alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni, non aprite per nessuna ragione. Solitamente, il controllo domiciliare delle utenze viene preannunciato con un avviso (apposto al portone di un palazzo o comunicato al portiere) che indica il motivo, il giorno e l’orario di visita del tecnico.

3. Ricordate che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per i rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.

4. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi anche se è una persona distinta e dai modi gentili.

5. Quando fate operazioni in banca o in ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze.

6. Se all’interno della banca o dell’ufficio postale avete il dubbio di essere osservati, parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza.

7. Ricordate che in banca o nell’ufficio postale, nessun cassiere vi inseguirà mai per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.

8. Quando utilizzate il bancomat, usate prudenza. Non prelevate se vi sentite osservati.

9. Le associazioni benefiche non fanno raccolta di soldi porta a porta.

10. Non aprite mail sospette e cambiate frequentemente la password dei vostri dispositivi.

 

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