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Il parroco di Termini Imerese fra i trasferiti: proteste e una raccolta di firme

Il sacerdote dovrà lasciare la parrocchia della Madonna della Consolazione per andare a guidare San Giacomo la Marina, a Palermo. I fedeli non ci stanno

Don Enrico Campino riceve un premio dal Lions club Termini Imerese Host

Si alza la voce di protesta della comunità religiosa di Termini Imerese contro il trasferimento di don Enrico Campino. Il parroco, per volontà della Curia, nell'ambito del turnover dei sacerdoti, è tra i sottoposti agli avvicendamenti, così come stabilito dall’arcivescovo, Corrado Lorefice: dovrà lasciare Termini per la parrocchia di San Giacomo la Marina, a Palermo. I fedeli però non ci stanno e fanno partire una raccolta firme per tentare di bloccare il trasferimento. Chi volesse firmare la petizione lo potrà fare recandosi alla parrocchia della Consolazione, tutti i giorni dalle 17 alle 20. In questa parrocchia è previsto l'arrivo di don Diego Broccolo, che a sua volta lascerà una chiesa di Palermo, quella di Gesù, Giuseppe e Maria, in via Ausonia. E anche nella parrocchia di Gesù, Giuseppe e Maria è stata avviata una raccolta di firme per trattenere lì don Diego.

A Termini, invece, si prova a trattenere don Enrico. Scrive sui social l’avvocato Provvidenza Di Lisi, che con i colleghi Angelo Infantino e l’ex sindaco Francesco Giunta fanno parte dei parrocchiani che contestano il trasferimento: «Ci chiediamo il perché di questa scelta, per noi ingiusta e non giustificata - continua -. La scadenza del mandato è minimo di nove anni. Conosco padre Enrico da prima che decidesse di entrare in seminario e ho avuto la grazia di averlo come parroco della mia parrocchia, in soli quattro anni, di cui tre in piena pandemia. È stato reggente di due parrocchie e forse ha fatto troppo rumore a Termini, ha risvegliato le anime di molti termitani e non solo».

Padre Enrico, di origini termitane, ha retto la Madonna del Carmelo e la Madonna della Consolazione, costruendo una comunità sensibile ai valori dell’altruismo e del sostegno dei più fragili. A lui la comunità religiosa riconosce diverse iniziative di grande valore come l’apertura della cappella di adorazione perpetua. Una novità assoluta a Termini e che ha portato ben più di duecento adoratori. A queste adorazioni comunitarie ogni giovedì sera partecipano diversi fedeli. La catechesi per le famiglie ogni venerdì e i bambini frequentano i corsi in preparazione alla prima confessione e prima comunione. Padre Enrico, inoltre, ha dimostrato grande amore per i beni culturali delle chiese termitane. A lui sono ascrivibili la nascita del centro studi culturale Nostra Signora della Consolazione, l’apertura del centro d’ascolto del Cisom dei Cavalieri di Malta e il progetto alternanza scuola lavoro con l’istituto Stenio, che ha prodotto un progetto per il recupero della chiesa di Sant’Orsola.

Nella foto Don Enrico Campino mentre riceve un premio dal Lions club Termini Imerese Host

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