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Paradisi vicino casa: le borgate di Santa Flavia

Il Comune è appena entrato nel registro regionale dei borghi marinari. Le bellezze di Sant’Elia e Porticello

Ci sono paradisi vicino casa da riscoprire. A pochi chilometri da Palermo, il Comune di Santa Flavia con le sue frazioni marinare di Sant’Elia e Porticello offre bellezze naturali straordinarie, servizi turistici che attirano visitatori anche dall’estero e ristorazione di altissimo livello. Proprio per valorizzare queste meraviglie e la tradizione marinaresca, Santa Flavia ha richiesto, e ottenuto a maggio scorso, di essere iscritto nel Reimar, il nuovo Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari. Dopo il Registro delle eredità immateriali, in cui sono catalogate le espressioni della cultura dell’Isola, questo è dedicato alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio delle comunità costiere.

Il nuovo Registro, presente sul portale on line reimar.it, permetterà «di creare sviluppo e turismo e di evocare miti e tradizioni dei pescatori», ha detto l’assessore regionale Luca Sammartino, nel corso della conferenza stampa che si è svolta a maggio. Il Reimar è diviso in sei sezioni: borghi marinari, saperi del mare, celebrazioni rituali, spazi culturali, tonnare e musei. Ne fanno parte, oltre alla già citata Santa Flavia, anche Aci Trezza, Acireale, Bonagia, Castellammare del Golfo, Cefalù, Favignana, Isola delle Femmine, Lipari, Marinella di Selinunte, Marzamemi, Portopalo di Capo Passero, Riposto e Torre Archirafi, San Vito Lo Capo, Sciacca e Sferracavallo ma le ulteriori istanze saranno selezionate da una commissione.

Tra la bellissima baia di Sant’Elia e i dintorni, gli amanti dell’ambiente marino per esempio si possono regalare un intero giorno a contatto con la natura, ammirare le grotte, visibili solo dal mare e visitabili a nuoto. Grotte che si incontrano navigando sulla fascia costiera che va da Porticello ad Aspra. Un percorso all’insegna della tranquillità.

Partendo da Porticello si fa rotta verso la borgata marinara di Solanto con il suo affascinante castello. Un monumento che fu edificato nel XII secolo, all’epoca di re Ruggero, con il preciso scopo di difendere l’attigua tonnara. Durante il tour, invertendo rotta e dopo aver superato Porticello, si potrà ammirare la caratteristica frazione di Sant'Elia con le sue casette colorate, per poi raggiungere la secca delle Formiche, un piccolo e incantevole isolotto, meta di sub e appassionati di fauna marina, dove chi vorrà, potrà fare il bagno. Navigando verso Capo Zafferano è possibile godere della vista di altre grotte, piccoli faraglioni, insenature e calette, come ad esempio quelle di Mongerbino (la spiaggia dei Francesi, le Tre piscine e l’Ippocampo), angoli di paradiso che lasciano letteralmente senza fiato. Proseguendo lungo la frastagliata costa, verso Aspra è possibile ammirare l’Arco Azzurro, diventato famoso per la pubblicità di una nota marca di cioccolatini e da poco riconosciuto come geosito nazionale dall’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Santa Flavia con le sue borgate offre quindi al visitatore l’opportunità di vivere in tranquillità una meravigliosa giornata d’estate e si presenta come punto di partenza di straordinari itinerari marini.

Il territorio di Santa Flavia offre anche l’opportunità di conoscere le bellezze del parco archeologico di Solunto. Le testimonianze archeologiche oggi visibili sono relative alla città di età ellenistico-romana, sostituitasi al primo insediamento fenicio, risalente almeno al VII secoclo a. C., a seguito della vittoria del tiranno siracusano Dionisio sulle città puniche d'occidente.

È affascinante l’area archeologica della città ellenistica di Solunto. Oltre alle rovine dell'antico sito, è visitabile un piccolo museo, l'Antiquarium, situato all'ingresso degli scavi; in esso trovano esposizione materiali di varia tipologia: ceramiche, frammenti d'intonaci dipinti, steli, statuette, rilievi votivi, capitelli e monete soluntine e di altra provenienza. Dopo il parco di Solunto e il suo Antiquarium, un altro pezzo importante delle testimonianze archeologiche della zona di Santa Flavia è tornato da poco ad essere fruibile. Si tratta della necropoli in località Campofranco, nei pressi della stazione ferroviaria del paese di cui sono stati completati i restauri.

La necropoli di Solunto - ai piedi della collina dove sorgeva prima l’insediamento punico e poi la città ellenistica - è affiorata tra il 1872 e il 1876 grazie agli scavi condotti da Francesco Cavallari e Antonio Salinas. La necropoli è datata, grazie all’esame dei corredi rinvenuti, al VI secolo a.C. Le sepolture sono del tipo a camera, con cella ipogeica chiusa da un lastrone ed accessibile attraverso una rampa di tre o quattro gradini.

Infine una visita merita anche Porticello. Il nome della frazione, oltre al pesce fresco, è anche legato alla Madonna del Lume. Tutto ruota per tre giorni intorno a una tela dipinta nel 1723 per volere della stessa Madonna, come narra la leggenda. Nei tre giorni della festa giovani, anziani e bambini, tre generazioni si uniscono nella stessa devozione.

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