Si chiude con un brindisi tra i sindaci la guerra dello sfoglio, dolce dell'antica tradizione siciliana: una torta ripiena di formaggio tuma, cioccolata, cannella e zucchero.
Attorno alla paternità della ricetta c'è stato uno scontro, non solo a parole, tra due paesi delle Madonie: Polizzi Generosa, che rivendica lo sfoglio come una propria identità pasticcera, e Petralia Soprana, appena scelta come "Borgo dei borghi", che a sua volta ne aveva promosso uno con denominazione identica.
Le polemiche erano arrivate al punto che il sindaco di Polizzi, Giuseppe Lo Verde, aveva minacciato di trascinare in tribunale i rivali di Petralia accusati di concorrenza sleale e di "furto ai danni della comunità polizzana".
I toni si erano fatti molto duri, le rivalità di campanile avevano fatto il resto. A gettare acqua sul fuoco era stato il sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso, che aveva scelto una via diplomatica per attenuare il conflitto: "Lo sfoglio di Polizzi è diverso. Nessuno vuole impossessarsi di un'identità che non ci appartiene". I segnali di pace sono stati ora ripresi da Salvatore Caltagirone, commissario del Parco delle Madonie, di cui i due paesi fanno parte. Il Parco ha organizzato un incontro tra i sindaci delle Madonie per festeggiare il nuovo "Borgo dei borghi".
E nel corso della seduta ha tirato fuori spumante e sfoglio. Quello originale di Polizzi. Davanti al quale i due sindaci rivali hanno ritrovato il sorriso e la propria identità.
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