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Galà di grandi chef siciliani a Roma: menù ideato nel segno del Marsala

Più utilizzato per i dessert, ha ispirato la preparazione di altre portate come primi e antipasti. Nel dolce, il suo sapore, che richiama l’aroma del legno, bene si abbina con il cioccolato e la carruba

PALERMO. È partita quasi come una sfida, accompagnata da un pizzico di scetticismo iniziale. Si è tradotta, poi, in un'opportunità per dare libero sfogo ad estro ed originalità creativa. L’iniziativa, unica nel suo genere, lanciata dall'azienda agricola Rallo, quasi un anno fa, e che ha coinvolto gli chef siciliani aderenti al circuito delle «Soste di Ulisse», ha costituito uno stimolo per la creatività culinaria di questi ultimi, i quali, con curiosità, hanno raccolto il guanto di sfida: riuscire a pasteggiare interamente col Marsala Soleras Vergine 20 anni, prodotto della casa vitivinicola trapanese. Si è trattato, dunque, di ideare dei piatti salati che prevedessero tra i loro ingredienti il celebre vino liquoroso, che, usualmente è più facile immaginare accanto ai dolci della tradizione piuttosto che a completare un primo o un antipasto.

L'impresa ha avuto un successo tale da meritarsi un epilogo degno dell'impegno profuso dai vari chef partecipanti: è stata organizzata, infatti, una cena di gala presso il Teatro della cucina della Città del gusto del Gambero Rosso, a Roma. L'evento, dal titolo «Con Rallo tra le stelle», avrà luogo giovedì, a partire dalle ore 20.30. Dei 30 chef coinvolti inizialmente nel progetto, ne presenzieranno sei, cinque dei quali sono stellati. A loro è stato affidato il compito di realizzare il menù della serata, rendendo protagonista assoluto di ciascuna portata ancora una volta, neanche a dirlo, il Marsala. «Collaboro con Rallo ormai da anni - racconta Claudio Ruta, chef stellato del ristorante La Fenice di Ragusa - e ho accolto con onore e piacere questa occasione, realizzando appositamente per l'evento un piatto, a base di baccalà, salsiccia, sedano rapa e castagne al forno, in cui il Marsala è presente in due versioni: sia all'interno della preparazione di castagne, sia nature , in bicchiere, da bere a tavola».

Un ulteriore connubio tra il baccalà ed il Marsala Soleras è stato realizzato da Pietro D'Agostino, stella Michelin, chef del Ristorante «La capinera» di Taormina. «Ho voluto realizzare una portata che rielaborasse la mia ricetta del baccalà alla ghiotta, tipico messinese, accompagnandolo ad una zuppetta di lattuga, capperi di Salina marinati al Soleras, e perle dello stesso Marsala». Anche in questo caso si è trattato di un piatto realizzato ad hoc per Rallo «con cui ho già collaborato in passato, realizzando altri piatti in abbinamento al loro prodotto più celebre» conclude D'Agostino.
A seguire la strada, un po' meno inconsueta, dell'abbinamento al dolce, è stato David Tamburini, chef toscano del ristorante «La gazza ladra» di Modica, unico non siciliano aderente e partecipante alla cena di gala, ma che proprio in Sicilia ha conquistato la sua stella Michelin. «Il mio dessert è nato come un abbinamento per associazione al Marsala: il sapore della carruba molto matura, con sentori che vanno dalla liquirizia al cioccolato, si sposa molto bene con l'aroma del legno e l'invecchiamento che sono tipici del Marsala». Nonostante Tamburini abbia, dunque, deciso di abbinare il Soleras ad un dessert, come vuole la tradizione, lo chef non mancherà comunque di stupire il pubblico, con una miscela di sapori inediti e ben equilibrati.

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