ROCCAPALUMBA. Passione per il cibo di qualità e per tutto ciò che è biologico, ma soprattutto rispetto per chi produce il «Made in Sicily». Sono questi i fattori che compongono il denominatore comune su cui è stata fondata la nuova associazione che gli agro-produttori, i contadini, gli allevatori ed i professionisti del settore agroalimentare siciliani hanno battezzato «SiciliaSì». L’obiettivo adesso è piazzare i prodotti della Sicilia in un network on line chiamato «Rete del Cibo».
Fra i traguardi già raggiunti dalla nuova associazione, che tra i suoi fondatori ha Teresa Armetta, c’è l’organizzazione di iniziative formative, eventi ed azioni mirate alla salvaguardia dei sapori tradizionali e la promozione del turismo enogastronomico. Ma adesso si punta ad aprire una rete commerciale per fare gruppo e promuovere azioni di cosiddetto «co-working», ovvero lavorare insieme.
«SiciliSì crede infatti fermamente nel lavoro sinergico tra i produttori, nel marketing di gruppo e promuove la Rete del Cibo, un nuovissimo network rivolto ai produttori agroalimentari siciliani che vogliono migliorare le loro produzioni e il cibo di qualità», dice Teresa Armetta.
L’associazione ha fatto tappa nel week-end all’«Opuntia Ficus indica Fest 2014» di Roccapalumba, dove ha collaborato alla realizzazione dei laboratori gastronomici con maestri della cucina e della pasticceria siciliana, fra i quali Salvatore Cappello e Giuseppe Sparacello ed il maestro di cucina Pietro Pupilla. Era presente anche Edmondo Palmeri, nome di spicco della Medicina integrata complementare, flebologia e nutrizionistica.
Sul territorio siciliano l’associazione ha fondato un’oasi didattica nel cuore di Ustica, battezzandola «Il Giardino di Giancarlo», e diversi corsi di cucina come quello tenuto da Roberto Rubino, presidente dell’associazione nazionale Formaggi sotto il cielo (Anfosc), nata per tutelare e valorizzare i formaggi prodotti esclusivamente con il latte di animali allevati al pascolo.
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