Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, al Policlinico uno studio internazionale sulle nuove cure per il tumore al fegato

Garantire non solo la sopravvivenza, ma anche la qualità di vita dei pazienti colpiti da epatocarcinoma, il tumore più frequente e aggressivo del fegato. È l’obiettivo al centro di uno studio internazionale pubblicato su JAMA Oncology, rivista di riferimento mondiale in campo oncologico, coordinato dai professori Ciro Celsa, Giuseppe Cabibbo e Calogero Cammà del Policlinico di Palermo, insieme al professor David Pinato dell’Imperial College di Londra.

La ricerca segna un cambio di prospettiva negli studi oncologici: non solo prolungare la vita, ma farlo preservando la dignità e il benessere dei pazienti. I ricercatori hanno analizzato nove trial clinici che hanno coinvolto oltre 6.400 malati, confrontando le terapie disponibili per l’epatocarcinoma avanzato.

I risultati hanno indicato come più efficace la combinazione di due farmaci immunoterapici, atezolizumab e bevacizumab, superiore alle altre cure sia sul piano della sopravvivenza sia sul mantenimento della qualità di vita. «Questa combinazione terapeutica non solo preserva meglio la qualità di vita, ma offre anche i migliori risultati in termini di sopravvivenza globale» hanno spiegato i ricercatori dell’ateneo palermitano.

«La competenza e l’impegno dei nostri epatologi sono evidenti nei risultati ottenuti» ha commentato Maria Grazia Furnari, direttrice generale dell'azienda ospedaliera universitaria. «Questo studio pone il Policlinico di Palermo all’avanguardia nel panorama medico e promette di influenzare profondamente le pratiche cliniche, offrendo strumenti e conoscenze fondamentali per le terapie future».

Caricamento commenti

Commenta la notizia