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Fascicolo sanitario elettronico in Sicilia, al via formazione e informazione

Entro il 2026 il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 della Regione Sicilia dovrà essere attivo. Formazione e informazione saranno le prossime tappe. È quanto è emerso ieri durante la tappa siciliana del roadshow nazionale dedicato al Fascicolo sanitario elettronico 2.0 e all’ecosistema dei dati sanitari che si è tenuto presso il Marina Convention Center. L’evento, moderato dal giornalista Nino Randazzo, è stato promosso dal Ministero della Salute e dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il convegno ha visto la Sicilia protagonista di un momento cruciale di confronto e avanzamento sul fronte della digitalizzazione sanitaria, nell’ambito delle progettualità finanziate dal PNRR – Missione 6, Componente 2. 

Dopo i saluti del sindaco, Roberto Lagalla, ad aprire i lavori è stata l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, che ha sottolineato “l’importanza di un nuovo modello di gestione dei dati sanitari quale spinta propulsiva verso una sanità pubblica più moderna ed efficiente”. Faraoni ha altresì evidenziato le sfide ancora aperte e ha annunciato l’avvio “di un massiccio piano formativo destinato a oltre 40.000 operatori sanitari siciliani, reso possibile grazie ai fondi PNRR”. I dirigenti rispettivamente del Dipartimento pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e del DASOE, Giacomo Scalzo, hanno illustrato le tappe operative da realizzare entro il 2026, puntando l’attenzione sul ruolo attivo dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta e definendo le sfide che attendono la sanità siciliana. Nel corso dell’incontro sono intervenuti esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali. Tra questi la dirigente del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Antonietta Cavallo, che ha sottolineato come “la sostenibilità economica di questa trasformazione sia parte integrante della volontà di produrre efficienza, ridurre la spesa pubblica e rendere maggiormente efficace il sistema delle cure”.

Roberto Soj, esperto del Dipartimento per la trasformazione digitale, ha evidenziato il valore strategico dell’evoluzione dal documento cartaceo al dato digitale: “La nuova infrastruttura digitale non si limiterà a raccogliere documenti statici, ma permetterà di gestire dati dinamici e interoperabili, pronti a dialogare tra sistemi e territori diversi”. Un focus è stato dedicato alla cybersicurezza e alla protezione dei dati dalla vice capo Divisione consapevolezza dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale Valentina Lo Voi: “L’avanzamento tecnologico - ha detto - deve procedere di pari passo con una solida architettura di sicurezza informatica, capace di garantire la riservatezza, l’integrità e l’accessibilità delle informazioni sanitarie”. Francesco Saverio Sesti, dirigente del Dipartimento della trasformazione digitale, ha posto l’accento su come “il Fascicolo sanitario elettronico rappresenti uno dei pilastri fondamentali della digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, essenziale per promuovere una medicina sempre più personalizzata, basata su dati certi e condivisi”. 

La giornata si è conclusa con una tavola rotonda dei direttori generali delle tre aree metropolitane dove è stato illustrato lo stato dell’arte nelle realtà sanitarie di riferimento. L’evento ha messo in evidenza il ruolo strategico della Regione Siciliana in questo processo di modernizzazione, dimostrando come il territorio stia affrontando con determinazione e competenza una transizione epocale verso una sanità sempre più digitale, interoperabile e sicura. 

 

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