Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Linfedema, più di 50mila persone affette in Sicilia: a Palermo un convegno sulle terapie innovative

Nell'Isola il Policlinico Paolo Giaccone è riconosciuto come polo d’eccellenza per la cura di questa patologia cronica rara

L’integrazione tra la flebologia e la linfologia come punto di partenza per affrontare alcune problematiche cliniche, considerando il paziente nella sua interezza e nel suo rapporto con l’ambiente che lo circonda. Questo l’obiettivo del Congresso dal titolo “Flebolinfologia up-date 2.0 - Sostenibilità e innovazioni”, in programma dal 5 al 7 aprile 2024 all’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva (via Messina Marine 14, Palermo). Presidenti del congresso, Mario Bellisi, direttore dell’Uosd di Flebolinfologia del Policlinico e responsabile Sif per la Sicilia, ed Edmondo Palmeri, chirurgo vascolare, esperto di nutrizione e salute e consigliere nazionale Sif.

In Sicilia, il Policlinico Paolo Giaccone è riconosciuto come polo d’eccellenza per la cura del linfedema, patologia cronica rara che coinvolge circa 500mila italiani, di cui 50mila soltanto nell’Isola.

L’evento, organizzato dalla Lamb Eventi (Libera Accademia di Medicina Biologica) in occasione del terzo simposio Sif Sud Italia e del decimo congresso regionale Sif in Sicilia, approfondirà tematiche riguardanti la Linfologia e la Flebologia. Le due discipline, mirate alla cura del linfedema (patologia cronica caratterizzata da un gonfiore legato a un accumulo di linfa nei tessuti) vivono oggi un periodo di profonda innovazione.

Coadiuvate da continui stimoli tecnologici, dal progressivo perfezionamento di consolidate procedure e dalla messa a punto di nuove metodiche, rappresentano la “best practice” per la gestione del paziente flebo-linfologico. «Il convegno nasce con lo scopo di riflettere e stimolare il confronto sulle varie problematiche della flebologia, una disciplina in grande crescita e che in Sicilia, ormai da circa dieci anni, vede crescere soprattutto l’interesse dei giovani, rendendo la società scientifica tra le più attive d’Italia», commenta Palmeri.

«La flebologia - aggiunge Bellisi - deve essere intesa come un concetto olistico. Con il termine ‘flebolinfologico’ intendiamo la capacità di gestire a 360 gradi problemi venosi o problemi linfatici; quindi, da terapie e trattamenti meno invasivi a quelli più invasivi chirurgici».

Caricamento commenti

Commenta la notizia