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Polvere nell'aria a Palermo e problemi respiratori: «Lo scirocco ha anticipato i sintomi delle allergie stagionali»

Il direttore dell'Unità complessa di Pneumologia del Civico, Giuseppe Failla: «Il vento che porta la sabbia del deserto ha fatto aumentare il carico dei pollini nell'aria»

Prurito, occhi rossi, naso che cola e problemi respiratori. Sono i sintomi che in tanti accusano nei giorni in cui lo scirocco travolge la Sicilia: la sabbia del Sahara trascinata dal vento rende l'aria polverosa, ma i malesseri segnalati sarebbero provocati dalla concomitanza del fenomeno con le allergie stagionali.

A dirlo è Giuseppe Failla, il direttore dell'Unità operativa complessa di Pneuomologia del Civico di Palermo, che spiega: «C'è molta suggestione, ma il forte vento di scirocco che sta portando in Sicilia la polvere del deserto provoca un incremento del carico pollinico e causa, nei soggetti predisposti, i classici sintomi stagionali».

«Stavolta - aggiunge il medico - la loro manifestazione è stata anticipata, perché di solito questa condizione si verifica nella tarda primavera, quindi alla fine di maggio. Nella situazione atmosferica attuale, il vento che trascina le polveri, raccoglie anche i pollini del nostro territorio, i sintomi allergici sono così arrivati prima, ma niente di particolarmente preoccupante. Chi soffre di allergia, anziani compresi, può far riferimento ai farmaci che utilizza solitamente, ed essere consapevole che i sintomi, quest'anno, sono semplicemente arrivati in anticipo».

Ma è davvero il caso di riprendere dai cassetti le mascherine utilizzate durante la pandemia Covid? «La mascherina protegge le vie aeree, non di certo gli occhi - spiga Failla - ma in questa situazione, chi accusa sintomi pesanti, può sicuramente tutelarsi di più indossandola».

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