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Sanità e inchieste. L'intervista al presidente Schifani: vado avanti

«La manovra ter da approvare si basa su lotta alle emergenze, welfare e sviluppo. La maggioranza si muova su questi tre temi»

La manovra ter da approvare entro i primi di agosto insieme alla nuova rete ospedaliera, l’abolizione del voto segreto all’Ars e la rinuncia alle mance: Renato Schifani «avvisa» che il governo andrà avanti al di là delle inchieste che stanno scuotendo Parlamento e giunta. Chiede «senso di responsabilità» alla maggioranza e anticipa che in caso di rinvio a giudizio potrebbe cambiare delega all’assessore Elvira Amata. Così, nel giorno di Santa Rosalia, Renato Schifani fissa la road map di breve periodo.

Non teme che il clima politico provocato dalle inchieste possa paralizzare l’Ars e quindi il programma del governo?

«Intanto invito tutti a non strumentalizzare le inchieste per mettere in crisi la funzionalità dell’Ars. E poi ricordo che sta per arrivare al voto una manovra importantissima che si basa su tre pilastri: lotta alle emergenze, welfare e sviluppo. Abbiamo già stanziato in giunta 345 milioni. Ci sono 10 milioni per il contrasto al caro voli, 10 per i disabili. E 20 per sostenere il costo dei rifiuti all’estero da parte dei Comuni in attesa dei termovalorizzatori, per i quali stiamo rispettando i tempi».

Dove avete trovato le risorse?

«Sono tutte maggiori entrate. Derivano da incassi maggiori su Irpef, Iva e imposta di bollo, rispetto alle previsioni dell’anno scorso. È il segnale che il Pil cresce grazie alla politica espansiva del governo. Nella manovra abbiamo inserito 60 milioni per rifare le strade provinciali con un procedimento che non prevede bandi ma permetterà all’assessore alle Infrastrutture di finanziare ogni progetto che diventerà cantierabile. E poi ci sono 66 milioni per abbattere le liste d’attesa nella sanità».

Da leader del centrodestra, come gestirà il fatto che il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e l’assessore al Turismo Elvira Amata sono indagati?

«Mi legano a Galvagno stima e amicizia. Sta lavorando bene ed è anche grazie a lui se abbiamo approvato la Finanziaria entro dicembre. Sulle indagini mi attengo a un rigoroso riserbo anche se noto il disdicevole stillicidio di notizie legate a intercettazioni a volte decontestualizzate. Io rispetto il principio costituzionale di non colpevolezza fino a condanna definitiva. Gaetano si difenderà e poi vedremo».

Ma c’è anche un suo assessore sotto indagine per l’uso dei fondi destinati a contributi a pioggia. Come si comporterà con Elvira Amata?

«Anche per lei vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza. Pure lei si difenderà»...

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