C’è una Mercedes grigia con targa straniera posteggiata da anni, con le ruote a terra: e poco più avanti la voragine recintata di via Crispi, nell’area in prossimità di piazza della Pace, a Palermo. L’auto - verosimilmente abbandonata, da verificare se sia assicurata: e se così non fosse, andrebbe rimossa comunque - crea un ulteriore restringimento nel tratto di strada in cui, nei giorni a cavallo del Natale, il cedimento dell’asfalto ha creato un notevole pericolo per i mezzi in transito, costretti a passare uno per volta proprio a causa della Mercedes. Situazione analoga sulla corsia opposta, direzione Cala, ma lì il restringimento è al centro della carreggiata, si passa dai due lati.
Il Comune rompe gli indugi e istituisce la zona rimozione su tutto il lato sinistro di via Crispi lato mare fino a piazza della Pace e a partire dall’altezza di via Rosario Gerbasi, che grosso modo coincide con il varco Santa Lucia di accesso al porto. Il divieto è per adesso solo preannunciato: diventerà operativo quando la ditta incaricata di svolgere i lavori sarà pronta ad aprire il cantiere; due giorni prima di cominciare, la stessa ditta piazzerà i cartelli e inizierà la rimozione delle auto in sosta.
Il punto in questione è particolarmente a rischio: sulla corsia lato mare da anni e anni c’è un dislivello, proprio sulla curva che c’è davanti al benzinaio e lì accanto, dove c’era il distributore di benzina Esso (ormai dismesso) si formava e continua a formarsi un lago, quando piove forte. È successo anche poco prima di Natale, fino a quando non ha ceduto anche l’asfalto. Dall’altro lato della via Crispi, su via Archimede, da anni e anni - anche quando non piove - periodicamente ci sono allagamenti con fuoriuscita di liquami dalle fognature: un problema che si estende da quell’area (antistante il Centro comunale di raccolta di piazza della Pace) alle zone limitrofe, dove nel tempo si sono aperte varie altre voragini. Secondo alcune tesi, i problemi sarebbero connessi anche ai lavori in corso dentro il porto per il completamento dell’anello ferroviario: lì infatti sono stati effettuati numerosi e profondi scavi e questo potrebbe avere creato scompensi nello smaltimento dei reflui della fognatura e delle acque piovane. Lavori che entro l’anno che sta per cominciare dovrebbero essere in parte definiti, cosa che potrebbe contribuire alla soluzione del problema degli allagamenti.
L’ordinanza di limitazione della sosta è temporanea, per il tempo necessario all’esecuzione delle opere: l’ha disposta l’ufficio Traffico e mobilità ordinaria del Comune e varrà fino alla conclusione dell’intervento.
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