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Sanità, in Sicilia partite tutte le gare d'appalto del Pnrr: la Regione a confronto con il governo di Roma

L'assessore alla Sanità Giovanna Volo: «Il nostro lavoro è stato riconosciuto come virtuoso dal ministero»

«Gli investimenti del Pnrr sono partiti da tempo: in questo momento sono state avviate le gare d’appalto, insieme ai lavori di ristrutturazione per case e ospedali di comunità, mentre le 50 centrali operative territoriali sono già partite tutte. Siamo davvero a buon punto e il ministero ha riconosciuto il nostro lavoro come virtuoso». Così l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, a margine del cinquantasettesimo congresso della Società italiana di igiene (Siti), al Teatro Massimo di Palermo.

Tra i presenti anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci: «Non possiamo più pensare in un futuro di investire solo il 5% dei fondi nella prevenzione. Dobbiamo aumentare questa percentuale. L'esperienza della pandemia e di una revisione profonda del nostro Servizio Sanitario Nazionale - ha aggiunto Schillaci - non può prescindere dalla riorganizzazione della medicina territoriale. Questa rappresenta il setting assistenziale che, in maniera più efficiente ed efficace, può veramente rispondere ai nuovi e crescenti bisogni di salute. Oggi, anche grazie al Pnrr, abbiamo la possibilità di accelerare l’ingresso delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale nelle nostre strutture. Sono nuove opportunità che possono fare la differenza in termini di diagnosi tempestive, precise e accurate per i cittadini e di grande ausilio per la comunità medica scientifica. Sono sfide ambiziose ma, grazie al lavoro che ci stiamo portando avanti, sono alla nostra portata».

Quanto alla prevenzione, Schillaci si è soffermato sulle vaccinazioni antinfluenzali: «I risultati della campagna scorsa - ha detto - mostrano una disaffezione della popolazione generale, ma il dato più significativo che merita attenzione riguarda la copertura degli anziani, che sono tra le persone più fragili, che è diminuita del 3,4% rispetto alla stagione precedente. È importante proteggere proprio i soggetti più fragili, lo sapete bene, mantenere anche la copertura vaccinale che in Italia, come in molti altri paesi, è sotto la soglia minima raccomandata. Per garantire una maggiore offerta attiva, in modo particolare alle persone a rischio, e facilitare la tempestiva adesione alla campagna, agli inizi di ottobre abbiamo indicato alle regioni la necessità di favorire la massima sinergia tra i dipartimenti di prevenzione, i medici di medicina generale, i pediatri e le farmacie».

L’impegno a un aumento dei fondi è stato salutato positivamente dalla presidente della Società italiana d’igiene: «Grazie Ministro - ha detto Roberta Siquilini - la prendiamo in parola e ci auguriamo davvero che il 5% attualmente destinato alla prevenzione diventi 7% il prossimo anno».«Non si può prescindere»

 

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