«A Bellolampo abbiamo ascoltato tante buone intenzioni e stileremo quanto prima una relazione che fotografi ciò che abbiamo visto: naturalmente collaboreremo con la Procura laddove dovessero esserci elementi utili per le indagini». Lo sottolinea il presidente della commissione parlamentare Ecomafie Jacopo Morrone, a margine delle audizioni svolte in Prefettura a Palermo sulla questione rifiuti, dopo aver visitato in mattinata la discarica di Bellolampo.
«Ci sono tante cose da mettere a posto anche perché da diversi anni ci sono incendi periodici, senza contare il non funzionamento del Tmb - prosegue Morrone -. Palermo non merita questo tipo di gestione della raccolta differenziata e urge un miglioramento: sul sistema rifiuti in Sicilia c'è un filone di inchiesta aperto, dobbiamo verificare se e come si passerà dalle parole ai fatti».
La delegazione, di cui fanno parte, oltre al presidente Morrone, il senatore Pietro Lorefice e gli onorevoli Francesco Emilio Borrelli, Eliana Longi e Maria Stefania Marino, ha fatto visita alla quarta e la quinta vasca dell’impianto, effettuando uno specifico sopralluogo nei pressi della settima vasca (quella attualmente in uso) e ha potuto osservare le vasche di deposito e i tritovagliatori mobili.
«Per scongiurare ogni infiltrazione della criminalità organizzata abbiamo chiesto le documentazioni - ha proseguito Morrone -. Il nostro compito è accendere i riflettori su quegli scenari in cui i criminali possono tentare di infiltrarsi. Al momento non ci è stato riferito nulla su possibili collegamenti diretti tra Cosa nostra e Bellolampo, l’aspetto su cui urge la maggiore verifica è piuttosto quello dei costi del sistema rifiuti: avremo modo più avanti di sentire Schifani, per capire quali sono gli obiettivi per migliorare il sistema. La consegna della settima vasca è un palliativo, non una soluzione: bisogna piuttosto capire cosa vorrà fare la Regione per favorire lo smaltimento», ha concluso.
«Rispetto all’ultima volta che siamo venuti a Palermo, sicuramente c'è stato un miglioramento ma ancora ci sono criticità da risolvere: insieme al nucleo operativo ecologico dei carabinieri e ad Arpa Sicilia faremo una relazione, che sarà messa a disposizione della struttura commissariale di Rap e della Procura», ha detto Pietro Lorefice, componente della commissione parlamentare Ecomafie. «Ad oggi non siamo in grado di dire se c'è un reato, ma dalla relazione sarà possibile fare tutte le valutazioni sul campo», conclude Lorefice.
Nel video le parole di Jacopo Morrone
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