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Ricercatore picchiato in centro a Palermo, Lagalla: «In città nessun allarme»

Il sindaco interviene sui temi più caldi che accompagnano l’arrivo di migliaia di turisti ogni giorno nel capoluogo siciliano

Nessun allarme violenza a Palermo. Il sindaco Roberto Lagalla interviene sui temi più caldi che accompagnano l’arrivo di migliaia di turisti ogni giorno nel capoluogo siciliano, a partire dall’aggressione di sabato scorso ai danni di un avvocato e ricercatore universitario: l’ennesimo episodio di violenza esplosa tra le strade della città.

Il primo cittadino però ha ricordato come in questi mesi «si sia dato un giro di vite importante al caos della movida - ha sottolineato - e agli eccessi che avevano caratterizzato la parte iniziale di questa consiliatura». Lagalla sciorina i dati che «non pongono Palermo né tra le prime cinque né tra tra le prime dieci città per quanto concerne la micro criminalità in Italia - sottolinea - siamo al ventisettesimo posto e ultimi se si restringe lo spettro alle sole città metropolitane. Non esiste città al mondo che abbia la possibilità di garantire che non avvengano eventi contrari al decoro della città e delle persone, se non a carico di qualche cretino e qualche malintenzionato che va emarginato e identificato».

Il sindaco ha poi parlato anche della crisi idrica, sottolineando che «il governo regionale e il Comune stanno lavorando per non esporre la stagione turistica al danno della siccità, ma non dobbiamo fare allarmismi. Se cominciamo a dire che mancherà l’acqua o che siamo alla desertificazione totale facciamo del male a noi stessi: magari restiamo con l’acqua ma senza turisti».

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