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Elezioni, tanti rinunciano a fare gli scrutatori a Palermo: seggi a rischio, vertice in prefettura

Il Comune sta correndo ai ripari. Su 2.400 sorteggiati, oltre 1.700 hanno rinunciato

A poche ore dall’insediamento dei seggi a Palermo in tanti hanno rinunciato a ricoprire l’incarico di scrutatori. Su 2.400 sorteggiati, oltre 1,700 hanno rinunciato alle lettere d’incarico inviate dagli agenti della polizia municipale. Tanto lavoro, due giorni ininterrotti di votazioni e lo spoglio per 110 euro e in tanti hanno detto rispedito indietro la nomina. La questione è stata al centro di un vertice in prefettura.

Domani mattina (8 giugno) ci si potrà presentare nelle scuole per prendere l’incarico, ma il rischio è che si possa ripetere il caos che si è registrato per le elezioni del 2022, quando oltre agli scrutatori mancarono anche tanti presidenti di seggio. L’ufficio elettorale del Comune da mesi lavora cercando di formare i seggi. Anche quest’anno gli impiegati hanno fatto i conti con le tante troppe rinunce. Si sta continuando a lavorare per riuscire a coprire i buchi nelle 600 sezioni che sono ancora tanti. Nel 2002, 174 scrutatori e presidenti di seggio non si presentarono nelle sezioni. Fra questi, 60 vennero poi denunciati perché si scoprì che alle operazioni di voto preferirono Palermo-Padova, la finale dei playoff, che garantì la promozione in B ai rosanero in programma proprio la sera del 12 giugno 2022.

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