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Renzi presenta a Palermo la lista Stati Uniti d'Europa: «Chi vota per il Pd, vota Cgil e Cinquestelle»

«Sostenendo almeno in parte il referendum sul jobs act, tradisce la sua storia. Il Partito democratico è più la casa dei riformisti»

Matteo Renzi sbarca a Palermo per presentare i candidati per la circoscrizione Isole della sua lista, Stati Uniti d’Europa, e lancia un attacco alla premier Giorgia Meloni, che a suo giudizio usa «toni populisti del tipo “io sono Giorgia, sono der popolo...”. Tu non sei Giorgia, non sei del popolo, sei la presidente del Consiglio e devi lavorare. Non devi fare gli slogan populisti».

Per Renzi, «la truffa della Meloni sui 100 euro è bellissima. Noi abbiamo fatto gli 80 euro netti tutti i mesi per 10 milioni di italiani che arrivavano automaticamente in busta paga. Per evocare gli 80 euro di Renzi, Meloni dieci anni dopo annuncia un provvedimento con 100 euro lordi, una volta all’anno se va bene e attivabile a richiesta e solo per alcune categorie di persone. Cara Giorgia, se vuoi copiare le idee copiale bene, se invece devi semplicemente usare gli slogan per coprire il vuoto del tuo governo noi ti diciamo che stai truffando la gente». E di truffa parla anche a proposito delle candidature. «La Meloni - sostiene - sta truffando gli italiani perché si candida al Parlamento europeo e non andrà. Meloni, Schlein, Tajani e Calenda candidandosi e dicendo da subito che anche se eletti non andranno a Bruxelles stanno truffando i cittadini e questo è un furto di democrazia».

«Faccio un appello - dice inoltre - agli elettori del Pd, qualsiasi nome scriviate sulla scheda state votando la Cgil-5stelle, non state votando il Pd, perché il Partito democratico che sostiene almeno in parte il referendum sul jobs act tradisce la sua storia. Il Pd non è più la casa dei riformisti». E l’altro appello «è al mondo popolare. Se volete candidati che al Parlamento europeo facciano la differenza contro i populisti e contro i sovranisti scegliete le persone e le nostre persone sono in grado di fare la differenza».

Spazio anche ai temi internazionali. «L’ipotesi di inviare soldati europei in Ucraina - afferma Renzi - per me è un errore. Noi dobbiamo fare tutti gli sforzi per sostenere l’Ucraina, sanzioni alla Russia e invio di materiale bellico ma quello che deve fare l’Ue, e io lo dico dal 24 febbraio 2022, è un inviato speciale dell’Unione europea, che accompagni lo sforzo militare con una politica diplomatica. Oggi l’Europa non c’è».

«Nel Medioriente - dichiara inoltre - l’Ue ha inviato Luigi Di Maio e se in uno scenario di guerra invii Di Maio è evidente che non vuoi toccare palla. E in Ucraina secondo me l’Europa dovrebbe mandare Angela Merkel, Tony Blair, Francois Hollande, cioè persone che conoscono le parti in causa e che partendo dal presupposto che l’Ucraina ha ragione cerchino di trovare una soluzione politica. Naturalmente sì all’invio delle armi e sì alle sanzioni alla Russia».

Poi l'immigrazione: «Nel 2023 in Italia - dichiara Renzi all'Italpress - era ai livelli record del 2015. Con Giorgia Meloni al governo non abbiamo cambiato passo, sono solo cambiati gli slogan».

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