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La Sicilia e la grande sete, «incubo disdette»: è allerta tra gli albergatori

I bed&breakfast in difficoltà. Il presidente regionale di Federalberghi, Nico Torrisi: l’emergenza idrica va risolta al più presto, non possiamo rischiare un’altra estate da bollino rosso

Incubo disdette per la crisi idrica. Le previsioni, dopo i numeri da record del periodo pasquale, mostrano un ulteriore incremento di presenze internazionali rispetto alla passata stagione. Il rischio, però, è che i turisti possano disertare il viaggio in Sicilia: il timore di perdere prenotazioni è forte soprattutto nelle province più colpite come Agrigento, Caltanissetta, Enna e Palermo. I più preoccupati sono i proprietari delle piccole strutture ricettive, come bed and breakfast e casa-vacanza, che non dispongono di cisterne. «L’emergenza idrica va risolta al più presto. Non possiamo rischiare di avvicinarci all’estate e chiedere ai turisti di razionare l’acqua.

Sarebbe una follia. Prima il problema viene risolto e meglio è. Perché la Sicilia è meta turistica mondiale. Io mi auguro che il Governo aiuti la Regione a trovare una soluzione immediata», è l’allarme lanciato dal presidente regionale di Federalberghi, Nico Torrisi. Dopo l’incendio dell’anno scorso all’aeroporto di Catania, che ha rallentato il traffico aereo, il caos allo scalo Falcone Borsellino di Palermo e l’emergenza incendi legato al caldo, gli operatori turistici dell’Isola non vogliono correre il rischio di un’altra estate da bollino rosso.

Non è piaciuta l’uscita del sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, che ha annunciato polemicamente di essere pronto a restituire il titolo di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025 se la città dovesse essere ancora costretta a sopportare i rubinetti a secco per giorni e giorni. «Alcune strutture extralberghiere hanno già dichiarato che non accetteranno prenotazioni ma ai turisti dobbiamo offrire serenità.

Certi messaggi, come quello del sindaco di Agrigento, potrebbero essere devastanti», ha detto il presidente regionale di Confesercenti e presidente nazionale di Assoturismo, Vittorio Messina. Per Gianluca Manenti, presidente siciliano di Confcommercio, è necessario puntare alla continuità territoriale: «Si deve lavorare tutti assieme affinché gli standard sicilianisiano uguali a quelli di ogni parte del mondo».

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