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La polemica sul liceo di Partinico da intitolare a Impastato, la preside rompe il silenzio: «Non accettiamo ingerenze esterne»

Dopo la bufera dei giorni scorsi la dirigente scolastica Lucia La Fata interviene sul caso: «Il nostro liceo rivendica la propria autonomia decisionale»

«Il nostro liceo rivendica la propria autonomia decisionale e non accetta le ingerenze esterne che negli ultimi mesi hanno tentato di condizionare la scelta della nuova intitolazione perché la lotta alla mafia è di tutti, una stella polare per le nuove generazioni». Lo afferma la dirigente scolastica del Liceo Scientifico «Santi Savarino», Lucia La Fata, sulle polemiche per l’intitolazione dell’istituto a Felicia e Peppino Impastato.

Lo scorso 7 marzo il Liceo Savarino, «a seguito di un confronto ampio e svolto nel pieno rispetto di norme e procedure», spiega la preside, ha confermato quanto già deliberato il 6 giugno 2022 circa il cambio di intitolazione a Liceo statale Felicia e Peppino Impastato. La scuola «ha così completato gli atti di propria competenza, esercitando pienamente la democrazia all’interno degli organi designati dalle norme». In questo caso, l’organo preposto a deliberare l’intitolazione di una scuola è il Consiglio d’istituto, sentito il collegio dei docenti.

Gli studenti rappresentanti in Consiglio di istituto, «esprimendo legittimamente una loro opinione, hanno sostenuto che la scuola poteva essere intitolata a Rosario Livatino, anch’egli vittima e simbolo della lotta alla mafia, anche in ragione del fatto che tanto la via in cui sorge la Scuola quanto la succursale di Terrasini portano già il nome di Peppino Impastato e che attorno al nome di Impastato si era accesa negli ultimi mesi una polemica politica tra parti contrapposte». Pertanto hanno votato per fermare l’iter e ricominciare le procedure. La maggioranza del Consiglio di istituto (12 membri su 19) ha invece ritenuto di non ricominciare l’iter e di procedere con l’intitolazione a Felicia e Peppino Impastato. «Questa scuola, che educa i suoi studenti alla libertà di espressione, al senso critico ed alla cultura della legalità, da decenni - sostiene la preside - è impegnata nella formazione delle nuove generazioni ai valori della legalità, della giustizia, della lotta contro tutte le mafie, al rispetto dell’ambiente e dei diritti umani mediante la realizzazione di progetti ed eventi ampiamente documentati che hanno visto la partecipazione attiva ed entusiasta di intere generazioni di alunni. Il nostro Liceo rivendica la propria autonomia decisionale e non accetta ingerenze esterne».

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