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Palermo, via ai lavori di restauro del Palchetto della Musica di piazza Castelnuovo

L'intervento è finanziato dalla Campari: era la contropartita per la ruota panoramica Aperol installata a ottobre 2021

Il Palchetto della Musica di piazza Castelnuovo

Il cantiere ha già preso forma. Così s'avvia il restauro del Palchetto della Musica, in piazza Castelnuovo, a Palermo. Non è un'opera a carico del Comune, né della Regione. Ma è la contropartita che la Soprintendenza per i Beni culturali e Ambientali aveva chiesto alla Campari group per autorizzare l'installazione della ruota panoramica temporanea installata in piazza Ruggero Settimo. L'evento Aperol together we can si tenne il 7, 8 e 9 ottobre del 2021.

Da allora, però, non se ne era saputo più nulla. È cambiata nel frattempo l'amministrazione comunale e dunque l’opera di restauro, del valore di 25 mila euro circa, rimase in un limbo, l'assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti, ha ripescato la pratica rimettendola in circuito. Sono stati contattati i responsabili e alla fine si è partiti.
Il monumento fu edificato tra il 1874 e il 1875 dallo scultore Salvatore Valenti su commissione della famiglia Florio che era proprietaria di una villa che affacciava sulla piazza. La famiglia decise di piazzare il Palchetto per evitare che l’area venisse usata per edilizia abitativa. È costruito in marmo bianco, scolpito con i motivi neoclassici e rinascimentali in voga nel periodo.

La base si compone di venti colonne con capitelli corinzi, a sostegno una trabeazione decorata a palmette e un controsoffitto in legno a cassettoni. Nei timpani è scolpita la Triscele, millenario simbolo della Sicilia

Il restauro riguarda il trattamento miocida contro lo sviluppo di microorganismi, quello degli elementi metallici per eliminare le corrosioni e le condizioni originarie, la rimozione dei depositi dalle superfici lapidee, la rimozione e il riassorbimento delle macchie di ossidi di ferro e di rame, la riconfigurazione estetica degli elementi in pietra e metallici presenti nel monumento e la riconfigurazione materica ed estetica del soffitto ligneo. Il progettista è l’architetto Giovanni Sabella, mentre il restauratore è Giuseppe Inguaggiato.

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