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Al cimitero dei Rotoli di Palermo presentata la mappa digitale dei loculi, i residenti protestano per il piano di ampliamento

Il nuovo progetto realizzato in collaborazione con il dipartimento di Architettura dell’Università

Proteste e passi avanti. Al cimitero dei Rotoli di Palermo, il sindaco Roberto Lagalla, a capo della struttura commissariale, da poco rinnovata, e l’assessore Salvatore Orlando hanno presentato il nuovo progetto realizzato in collaborazione con il dipartimento di Architettura dell’Università, mentre fuori dal cimitero scoppia la protesta dei residenti di Vergine Maria.

Motivo degli animi caldi, il progetto di ampliamento cimiteriale nell’area dell’ex EdilPomice, bene confiscato alla mafia. Uno scontro che va avanti da tempo e che anche oggi (15 febbraio) si ripresenta con forza durante la presentazione del nuovo progetto targato Unipa, che darà modo al Comune di poter accedere a tutti i dati delle sepolture in pochi click: «Le sepolture sono state documentate - spiega Fabrizio Agnello, professore del dipartimento di Architettura - rilevandone gli intestatari e con una documentazione di 3 immagini fotografiche per ciascuna sepoltura. Parliamo di 27mila sepolture e oltre 70mila immagini fotografiche collegate a un sistema informativo che permetterà al Comune di poter accedere rapidamente a tutto ciò di cui avrà bisogno».

Lagalla ha poi ricordato che «sono partiti i lavori per il nuovo forno crematorio, stiamo lavorando all’ampliamento del numero dei loculi e all’ampliamento del cimitero di Santa Maria di Gesù. E sul nuovo camposanto ci sono più aree allo studio. Cosa è mancato alla precedente amministrazione? Forse capacità organizzativa».

Intanto fuori dalle mura dei Rotoli infuria la protesta: «Non vogliamo svegliarci con l’odore di morte», dicono molti residenti della borgata. L’ampliamento cimiteriale viene visto con paura dagli abitanti della zona, che secondo il progetto dell’amministrazione si ritroverebbero con un parcheggio e un’area dedicata allo stoccaggio dei rifiuti cimiteriali. Sul tema, l’amministrazione precisa che «non si tratta di rifiuti speciali - sottolinea l'assessore Orlando -. Sono i rifiuti che già oggi vedete, come le potature degli alberi ad esempio. Verranno inseriti all’interno di tre scarrabili coperti e chiusi».

Nell’area dell’ex EdilPomice c’era un progetto da trecentomila euro già finanziato dalla Regione Siciliana che avrebbe dovuto riqualificare la zona con un parcheggio e un’area giochi per i bambini dotata anche di un campetto da calcio. Alle proteste, Orlando ha risposto sottolineando come «durante l’emergenza delle bare nessuno è sceso in piazza a protestare. Noi rivendichiamo di aver portato risultati straordinari e concreti». E ha poi assicurato: «Il progetto verrà realizzato quando la restante parte dell’area, al momento ancora dell’Agenzia dei Beni confiscati con cui siamo in contatto, ci verrà affidata».

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