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«Fuori dal giro», a Palermo un nuovo camper per prevenire fra gli adolescenti il consumo di crack

Un'unità mobile attiva nei fine settimana nei luoghi più frequentati dai ragazzi

Si chiama «Fuori dal giro» ed è una nuova unità mobile, un camper attivo nei fine settimana, nei luoghi di incontro dei ragazzi. Un’équipe costituita da Asp, educatori e operatori del terzo settore specializzati, si rivolge agli adolescenti con interventi di prevenzione sull’uso di alcol e droghe, soprattutto di crack. Il progetto sostenuto dal Comune di Palermo, vede collaborare insieme Opera Don Calabria, Asp Palermo, Zen Insieme, Libera Palermo, Sol.co, Al Revés e Casa dei giovani. Prima tappa oggi in piazza Castelnuovo.

«Il progetto è partito a settembre. Abbiamo avviato delle attività di prevenzione terziaria con una camper di unità mobile in collaborazione con l’Asp - spiega Laura Pavia, psicoterapeuta della fondazione Don Calabria, capofila del progetto - per contrastare le dipendenze, da crack prevalentemente, a Casa Professa. Lavorando nel corso del tempo, soprattutto nelle scuole, ci siamo resi conto dell’opportunità di affiancare al camper di prevenzione terziaria di riduzione del danno, un camper specifico di prevenzione primaria, che potesse lavorare sugli adolescenti più piccoli, sulle questioni inerenti l’alcool, i cannabinoidi e tutte quelle sostanze che sono di più facile e immediato approccio in età preadolescenziale».

L’idea di parlare ai ragazzini nasce dal fatto che l’accesso alle sostanze di primo consumo si è abbassata rispetto agli anni passati. La psicoterapeuta dà la responsabilità al fatto che gli adolescenti hanno oggi stili di vita sociali molto più precoci e la facilità e la reperibilità di alcune sostanze agevolano il consumo. Valentina Vivona, psicologa della fondazione Don Calabria, lavora con i giovani da diverso tempo, attraverso gli incontri nelle scuole per sensibilizzare studenti e studentesse sul tema delle dipendenze con un approccio mirato. Sono sette gli istituti scolastici palermitani, afferenti a quattro aree di intervento (Ballarò-Albergheria, Sperone, Borgo Vecchio e Zen) che hanno deciso di aderire all’iniziativa: gli istituti comprensivi statali Sperone Pertini, e Giovanni XXIII – Piazzi, il liceo Regina Margherita, l’istituto superiore Ferrara, il tecnico industriale Vittorio Emanuele III, il liceo delle scienze umane Danilo Dolci e l’istituto comprensivo statale Francesco Paolo Cascino. In quattro di questi istituti è stato attivato uno sportello psicologico rivolto a studentesse e studenti, docenti e famiglie.

«I ragazzi oggi stanno crescendo senza punti di riferimento solidi – dice la psicologa Vivona - ma hanno tantissime competenze, abilità e risorse. Bisogna individuarle e curarle. Innanzitutto è importantissima l’informazione e il dialogo è la prima arma».

Nel video Laura Pavia, psicoterapeuta fondazione Don Calabria e Valentina Vivona, psicologa

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