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Abusivi della pubblicità, a Palermo parte la caccia al cartellone fuorilegge

Affidato a una ditta di Roma il censimento di tutti gli impianti. Per chi non è in regola previsti il pagamento degli ultimi 5 anni di tariffa annuale e multe salate. Al lavoro pure col georadar. Forzinetti: «Così finirà lo sfruttamento del territorio»

Prima la verifica e il censimento degli impianti pubblicitari. Poi le sanzioni contro quelli abusivi. E ce ne saranno a decine, con multe che totalizzeranno milioni di euro (la tariffa evasa negli ultimi 5 anni, più il 50 per cento di sanzioni). Questa storia si trascina da troppo tempo. Troppi gli interessi in gioco, molti gli affari sedimentati nel tempo, esorbitante il numero delle strutture abusive. Gli amministratori hanno sempre maneggiato con particolare cautela la questione delle griglie piantate in terra o fissate ai muri che ospitano la cartellonistica.

Ora si è arrivati allo snodo finale (si spera). L’amministrazione ha assegnato all’impresa Leganet srl, di Roma, per 132 mila euro, il compito di effettuare entro la fine dell’anno la cosiddetta geolocalizzazione degli impianti: si tratta di censire quanti e dove nel territorio palermitano ce ne sono. Se sono regolari, bene. Ma se non v’è traccia di autorizzazioni - e di queste situazioni ce ne sono moltissime - scatterà una denuncia. L’appalto per la mappatura e la verifica dell’aderenza al regolamento delle pubbliche affissioni verrà fatto anche col georadar. L'assessore Giuliano Forzinetti: «Così finirà lo sfruttamento del territorio»

L’ultimo censimento risale al 2011. E all’epoca si contarono 3.724 fra strutture, pali e bifacciali, poster, cartelloni 6x3 metri e altre tipologie per una superficie pubblicitaria totale di 25 mila metri quadrati.

Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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