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Ars, le opposizioni contro la sanatoria: «Dal centrodestra uno sfregio all’ambiente»

Anche Legambiente Sicilia protesta: «Il presidente dell’Assemblea regionale e i deputati garantiscano la legalità, il rispetto imprescindibile della Costituzione e preservino le istituzioni dagli affarismi elettorali»

«L’ennesimo e intollerabile sfregio all’ambiente targato centrodestra, il vergognoso regalo del governo Schifani agli speculatori in vista delle prossime tornate elettorali». É questo il commento di M5S, Pd e Sud chiama Nord al via libera arrivato oggi in commissione Ambiente all’Ars al disegno di legge di riforma urbanistica, col voto contrario delle opposizioni. Il testo, attaccano le opposizioni, prevede tra le altre cose la sanatoria delle case abusive sulla spiaggia, nuove ristrutturazioni fin troppo facili nei 150 metri dalla battigia e un grosso passo indietro sul versante del divieto di consumo di nuovo suolo.

«Definire vergognoso questo ddl che stravolge la legge urbanistica siciliana del 2020 - dicono i deputati della commissione di M5S, Pd e Sud chiama Nord - è un eufemismo. Siamo di fronte a norme che fanno carta straccia della strategia europea che punta all’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050 e che pagheranno a caro prezzo le future generazioni. Parecchie norme, tra l’altro, sono a rischio impugnativa, prima fra tutte quella sulla sanatoria nei 150 metri che è uno specchietto per le allodole in vista delle elezioni, una norma acchiappavoti con cui si prendono in giro i cittadini. Norma dopo norma, il governo Schifani sta mostrando di che pasta è fatto: continua a svendere la Sicilia per il proprio tornaconto, prima consentendo a Roma di depredare la Sicilia dei fondi Fsc per ingraziarsi il governo nazionale, ora per fare un favore agli speculatori per raccattare qualche voto in più alle elezioni europee. E purtroppo siamo appena alle battute iniziali. Con questo governo la Sicilia non ha futuro».

Anche Legambiente Sicilia fa la voce grossa. «Una riforma - dice il presidente Tommaso Castronovo - che fa fare un enorme passo indietro alla Sicilia in materia di edilizia, ambiente e legalità. Oltre il condono di fatto delle case abusive realizzate entro la fascia di inedificabilità assoluta dei 150 metri dal mare - prosegue il presidente di Legambiente Sicilia - , i deputati della maggioranza della IV commissione hanno anche previsto norme di deregulation edilizia in contrasto con gli obiettivi di limitazione del consumo di suolo e con le sentenze della Corte Costituzionale». Secondo Castronovo, «la Sicilia, regione in cui è sempre più difficile abbattere gli abusi edilizi, regione con oltre il 60% delle costa fortemente urbanizzata e che negli ultimi 35 anni, a forza di annunci di improbabili sanatorie, ha visto cancellato dal cemento legale e illegale un ulteriore 10% del tratto di costa, non ha bisogno di condoni e deregulation, ma di legalità». Poi un invito a Gaetano Galvagno. «Facciamo appello al presidente dell’Assemblea regionale e ai deputati regionali affinché garantiscano la legalità, il rispetto imprescindibile della Costituzione e preservino l’assemblea e le nostre istituzioni dagli affarismi elettorali».

A rispondere è Giorgio Assenza, il deputato che ha proposto la norma. «Il disegno di legge in materia di urbanistica ed edilizia approvato dalla Commissione Ambiente dell'Ars - dice Assenza, che è capogruppo di FdI all'Assemblea regionale siciliana - consentirà di semplificare l'iter burocratico del settore, a vantaggio quindi degli enti locali e soprattutto dei cittadini e delle imprese. Inoltre la norma - per la quale da anni personalmente mi sono battuto - relativa alle abitazioni costruite entro i 150 metri dalla battigia fino al primo ottobre del 1983 sana un'ingiustizia che ha visto finora penalizzata la Sicilia. Si tratta, infatti, di case da 40 anni in una specie di “limbo”: sono accatastate, c’è gente che ci vive e paga l’Imu e altre imposte eppure sono abusive, poiché non è stato concesso di usufruire del condono edilizio del 1985 a causa di una difformità di interpretazioni fra uffici burocratici e per un susseguirsi contraddittorio della normativa siciliana al riguardo. Pertanto bene ha fatto la coalizione di Centrodestra a volere l'approvazione di questa norma, mentre le accuse al riguardo da parte delle opposizioni sono pretestuose, prive di fondamento e demagogiche».

 

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