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La premier Meloni: «L'Italia onora la memoria di Piersanti Mattarella»

«In suo nome proseguiremo impegno per liberare Patria dalla mafia», dice il presidente del Consiglio. L'omicidio il 6 gennaio di 44 anni fa

Un mazzo di fiori deposto nel luogo dell'omicidio di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980

La premier Giorgia Meloni ha ricordato oggi l'uccisione di Piersanti Mattarella, presidente della Regione assassinato dalla mafia il 6 gennaio del 1980. «L’Italia - afferma Meloni - onora oggi la memoria di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980 a Palermo. È uno dei tanti eroi che, con il loro coraggio e la loro integrità, hanno insegnato al popolo italiano che è possibile combattere la criminalità organizzata e occuparsi della cosa pubblica senza cedere al puzzo del compromesso morale. Sono trascorsi quarantaquattro anni dal suo sacrificio, ma il tempo non ha scalfito minimamente la forza dell’esempio di Piersanti Mattarella. Anche nel suo nome proseguiremo il nostro impegno quotidiano per liberare, una volta per tutte, la nostra Patria dal cancro mafioso».

Numerosi i messaggi provenienti dal mondo politico.

La Russa: «Combatteva la speculazione edilizia»

«Onoriamo oggi - dice il presidente del Senato Ignazio La Russa - la memoria di Piersanti Mattarella, barbaramente ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980 a Palermo. Allievo di Aldo Moro, aveva avviato una importante rivoluzione in Sicilia all’insegna della lotta alla speculazione edilizia e a favore di una maggiore trasparenza. Fu il volto del cambiamento in una Regione restia a voler cambiare. E il suo operato, contraddistinto da legalità rappresenta ancora oggi, a 44 anni dal suo assassinio, un virtuoso esempio di doveroso rispetto delle istituzioni. Un modello di integrità nella gestione della pubblica amministrazione che deve essere da guida per l’azione di tutti noi. Il più sincero omaggio, mio personale e del Senato della Repubblica».

Fontana: «Un uomo integerrimo»

«Il 6 gennaio di 44 anni fa - dichiara il presidente della Camera, Lorenzo Fontana - la mafia uccideva barbaramente, a Palermo, Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Siciliana. In tale dolorosa ricorrenza desidero rinnovare, a nome mio personale e della Camera dei deputati, le espressioni della più sentita vicinanza ai familiari. Rinnovo oggi al Presidente della Repubblica un particolare pensiero, nel ricordo di un uomo integerrimo e coraggioso, che rimarrà sempre una figura di riferimento per il Paese. Ne onoriamo la memoria. La sua forza d’animo e la sua determinazione nel contrasto alla mafia siano sempre d’esempio per le Istituzioni e per la società civile nella promozione quotidiana e in ogni sede della cultura della legalità».

Musumeci: «Un riferimento per tutti»

Per il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, «l’impegno politico, la dirittura morale e la coerenza ideale di Piersanti Mattarella, a 44 anni dal suo assassinio, restano un riferimento per quanti sono impegnati nella gestione della cosa pubblica, quella che persegue il giusto e non l’utile. Il suo spessore culturale, l’abilità nel mediare situazioni difficili alla ricerca di ampie convergenze, il coraggio nel chiedere cambiamento e innovazione (quando la sinistra lo abbandonava all’isolamento), senza compromessi al ribasso, sono valori irrinunciabili. Oggi, forse, più di ieri».

Casellati: «Un simbolo di integrità»

Il ministro per le Riforme, Elisabetta Casellati, dice che Mattarella «ha combattuto per cambiare la Sicilia, per rinnovare la politica e costruire una società più giusta. Lo spirito riformatore che ne ha contraddistinto la carriera, unito al doloroso sacrificio che oggi ricordiamo, lo hanno reso un simbolo di integrità e coraggio, un esempio per ogni italiano».

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