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Palermo, la giunta detta le direttive per il nuovo piano urbano: in programma interventi di rigenerazione nelle zone vicine al litorale

L'amministrazione comunale annuncia un «ampio e partecipato dibattito politico e tecnico, culturale ed economico, sociale e ambientale». Il sindaco Lagalla: «La città deve risollevarsi dal declino»

Spazi abbandonati alla Fiera del Mediterraneo di Palermo (foto di Piero Cascio)

La giunta comunale di Palermo dà le direttive per lo sviluppo della città. L’obiettivo è definire il Piano urbanistico generale. Lo strumento di pianificazione, spiega una nota, sarà realizzato con un «ampio e partecipato dibattito politico e tecnico, culturale ed economico, sociale e ambientale».

«Le principali sfide consistono nel perseguire i criteri dello sviluppo sostenibile, nell’assicurare i diritti alla città, nel potenziare il ruolo di metropoli interculturale del Mediterraneo, di città della cultura, attrattiva per gli investimenti», scrivono il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore comunale all’Urbanistica Maurizio Carta. Una delle novità sarà la «Variante urbanistica costiera» che riguarderà i 26 chilometri del litorale palermitano e coinvolgerà anche le aree della Fiera del Mediterraneo (nella foto uno spazio abbandonato), dell’ex stazione Sampolo e del mercato ortofrutticolo e il quartiere di via Montalbo, l’ex Macello, l’ex Gasometro, Borgo Vecchio e Brancaccio. Obiettivo in queste zone è «dare organicità alla loro rigenerazione e sviluppo, conformando anche lo spazio residenziale, definendo l’adeguata mobilità, configurando in maniera complementare lo spazio pubblico e definendo i criteri di salvaguardia dei valori culturali e paesaggistici coinvolti».

«L’avvio del Pug è forse l’atto più politico di una città - dice l’assessore Maurizio Carta - perché consegna al dibattito pubblico l’idea di futuro su cui costruire il patto civico». «Fin dal mio insediamento ho messo in campo il progetto urbanistico per il futuro di Palermo - afferma il sindaco Lagalla - che consentisse alla città di risollevarsi dal declino, di tornare a garantire diritti a tutti, a essere fiera dei suoi quartieri che rinascono e non triste per le sue periferie fragili, che consentisse ai suoi cittadini di muoversi in maniera efficace e sostenibile e ai turisti di essere accolti e di godere in sicurezza delle sue meraviglie, nonché di tornare attrattiva per gli investitori nazionali e internazionali».

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