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Verso le Europee, Cuffaro correrà senza Forza Italia: «Faremo la lista Liberi e Forti per l'Ue»

L'annuncio del leader della Democrazia Cristiana dopo i tentennamenti degli esponenti azzurri sulla proposta di Schifani

Cuffaro con il presidente Schifani

Il segretario della Dc, Totò Cuffaro, annuncia una propria lista alle elezioni europee. «Penso di intuire - scrive in una nota - chi dentro Forza Italia non ci voglia per portare un contributo, magari piccolo ma leale, con la nostra storia. Qualche giornale scrive che il motivo è la mia presenza. Stante le mie valutazioni che a non volere la Dc è parte della dirigenza di FI siciliana, che sa bene chi sono stato e chi sono, ne prendo atto con umiltà e amarezza e, anche se mi viene difficile capire, ne rispetto le decisioni. La Dc parteciperà alle elezioni europee nel rispetto della sua storia costituente del popolarissimo sturziano e lavorerà per fare una lista di Liberi e Forti con tutti i partiti e i movimenti che politicamente pensano al Ppe. Mi impegnerò con tutte le mie forze e la mia passione per far crescere la Dc in tutte le regioni d’Italia».

Cuffaro crede nella scommessa. «Magari, senza presunzione ma con convinzione, possiamo contribuire a incrementare numericamente il gruppo del Ppe al Parlamento Europeo. Ci sono - prosegue - delle battaglie per affermare le proprie idee che nella vita politica vanno fatte, perché un giorno la storia si ricorderà che le abbiamo sostenute e ce le riconoscerà».

Ad aprire a una ipotesi di accordo con la Dc per le europee era stato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Ma dentro Fi rimangono resistenze, come emerso durante il meeting di Taormina dello scorso weekend. «La Democrazia Cristiana è stata, da sempre, dentro al Partito Popolare Europeo, fin dalla costituzione del primo Parlamento Europeo eletto a suffragio universale nel 1979», dichiara Cuffaro. «Un tempo, con i suoi parlamentari, è stata l’architrave politica e numerica del Ppe. Era la DC di De Gasperi, di Andreotti, di Moro, di De Mita. Da allora - continua - la presenza dei parlamentari europei della Democrazia Cristiana è andata diminuendo. Quando con la caduta del muro di Berlino l’idea Sturziana vinceva in Europa, in Italia, dove era nata col Ppi/Dc, entrava in crisi». La ricostruzione a questo punto arriva alla Seconda Repubblica. «Dal 1994 nel gruppo del Ppe si iscrissero i deputati di FI, incrementando notevolmente la presenza italiana. Oggi - prosegue Cuffaro - il gruppo del Ppe è composto da 177 componenti e la presenza dei parlamentari italiani è di 12 deputati su 76 totali che ne elegge l’Italia. La DC di oggi non vale certamente la storica Democrazia Cristiana, né per consenso elettorale né per grandi leader, ma si auspica e spera che il numero dei parlamentari che saranno eletti possa incrementare la presenza italiana dentro al gruppo del PPE a Strasburgo».

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