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L'associazione delle zone montane siciliane: «No a un intervento di pronto soccorso per l'ospedale di Petralia Sottana»

Il presidente Lapunzina risponde a Schifani e spinge per la creazione di «un centro di riabilitazione di riferimento regionale nel settore cardiologico, polmonare e neurologico»

«Il futuro dell’ospedale Madonna dell’Alto e dei livelli essenziali di assistenza delle Madonie - dichiara Vincenzo Lapunzina, presidente dell’Associazione zone franche montane di Sicilia in risposta al presidente della Regione Renato Schifani - non può essere affrontato alla stregua di un concitato intervento di pronto soccorso». La presa di posizione arriva in riferimento a quanto annunciato da Schifani, ovvero l’intervento dell’ospedale Giglio di Cefalù in soccorso del presidio madonita.

«Occorre puntare - continua Lapunzina - sul rilancio dell’intera struttura che ha le caratteristiche per ospitare un centro di riabilitazione di riferimento regionale nel settore cardiologico, polmonare e neurologico». E dopo il suggerimento di natura sanitaria arriva quello più sociale. «La scelta di lavorare a Petralia per un professionista - afferma Lapunzina - dovrebbe essere legata al brand del luogo e non soltanto ad esosi emolumenti che hanno una scadenza temporale troppo breve. Il presidente Schifani faccia propria la nostra proposta e dia una speranza all’intero paesaggio madonita, l’indotto ne risentirebbe in maniera esponenziale e la conseguenza immediata sarebbe la creazione di centinaia di posti di lavoro».

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