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Approvato il taglio di 17 scuole a Palermo e provincia: si salvano Garzilli e Marconi, coinvolti due istituti di Misilmeri

La Conferenza di Palazzo Comitini ha detto sì al piano, reso necessario dal numero inferiore di alunni

L'Alberghiero Cascino si fonderà con l'Istituto Borsellino

A Palermo la Conferenza provinciale ha approvato il piano di ridimensionamento degli istituti scolastici. Con 15 voti favorevoli e 2 contrari, la proposta di sopprimere 17 scuole, così come aveva anticipato il Giornale di Sicilia, è andata in porto. Garzilli e Marconi si salvano e al loro posto, nella lista delle 17 scuole che spariranno, ne sono state inserite due di Misilmeri.

Ora la palla passerà all'assessorato regionale all'Istruzione, guidato da Mimmo Turano. Tutti, però, sembrano essere d'accordo. Tutti tranne la Uil, che già da giorni ha sollevato la questione. Ma il presidente del Consiglio scolastico provinciale, Toti Cecala, spiega che questo passo, anche se inizialmente non condiviso, andava fatto. Tutto nasce dalla legge di stabilità (ex legge finanziaria) e la legge di bilancio che richiama al risparmio con il taglio nelle scuole per effetto di un volto nuovo della società: meno alunni, 3 mila all'anno in meno a Palermo e 13 mila in Sicilia.ù

«L'obiettivo - spiega Cecala - è quello di trasformare le direzioni didattiche (che accolgono infanzia e primaria) in istituti scolastici comprensivi così da dare continuità didattica nel territorio. I dirigenti scolastici di questi 17 istituti non perderanno i loro ruoli perché al momento, proprio in considerazione del fatto che vi sono più scuole del dovuto, alcuni presidi hanno la reggenza in più istituti. Questo non accadrà più. Il primo settembre dell'anno prossimo sarà attuato questo piano, l'anno dopo vi sarà una decurtazione di altri 5 dirigenti scolastici e l'anno dopo ancora di altri 5».
Alla conferenza provinciale, che si è tenuta a Palazzo Comitini, erano presenti anche il sindaco della Città metropolitana Roberto Lagalla, il provveditore degli studi Luca Gatani, 7 primi cittadini della provincia eletti dall'Assemblea dei sindaci, la consulta giovanile e 5 rappresentanti del personale scolastico (presidi, docenti e personale Ata) eletti dal consiglio provinciale.

«Non abbiamo coinvolto in questo ridimensionamento le zone a rischio dispersione scolastica come Brancaccio - continua Cecala - e le aree dell’entroterra come Corleone e le Madonie. In città invece stiamo cercando di unire insieme i plessi che hanno pochi alunni». Uno dei casi più eclatanti è sicuramente quello della scuola media Cesareo in via Paratore al civico 36 e proprio a fianco, al civico 34, c’è la direzione didattica Salgari. Entrambe verranno fuse in un unico istituto comprensivo. Tre scuole, la Gramsci , l’Arculeo e la Ragusa Moleti, avranno la stessa sorte. Saranno smantellate anche le scuole Monti Iblei, Tomaselli, Rosolino Pilo, De Gasperi e Borgese. L'istituto professionale alberghiero Cascino si fonderà con l'istituto Borsellino. La stessa sorte avranno alcune scuole della provincia: la direzione didattica Casteldaccia si aggregherà all'istituto comprensivo; così come le scuole di Terrasini, di Belmonte Mezzagno e Capaci. La media Scianna di Bagheria si unirà alla direzione didattica Cirrincione e salteranno anche il primo circolo didattico di Bagheria Giuseppe Bagnera, il terzo circolo didattico Luigi Pirandello e il primo circolo didattico di Termini Imerese. «Siamo riusciti a fermare almeno lo smembramento degli istituti Garzilli e Marconi - afferma il segretario Uil Scuola Sicilia, Claudio Parasporo -. Nessuno dei dirigenti scolastici era al corrente di questo piano. Lo hanno scoperto grazie a noi e all'articolo del Giornale di Sicilia».

Sono ripresi intanto i lavori alla scuola media Franchetti che dovranno essere consegnati entro giugno dell'anno prossimo.

Nella foto l'Alberghiero Cascino, che si fonderà con l'Istituto Borsellino

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