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Ars, via libera alla manovra correttiva da 550 milioni di euro: contributi per il caro mutui e il settore agricolo

In 32 hanno votato a favore, mentre sono stati 22 i contrari: circa 50 milioni di euro alle famiglie con Isee basso e 13 milioni a lavoratori e imprese del settore agricolo

L’Assemblea regionale siciliana, dopo l'approvazione del maxi emendamento, ha dato il via libera con il voto finale alla manovra correttiva da 550 milioni di euro. In 32 hanno votato a favore, mentre sono stati 22 i contrari.

La Lega con il capogruppo della Lega, Marianna Caronia, ha rivendicato la norma che assegna 50 milioni di euro all’Irfis per combattere il caro mutui: «Alle famiglie siciliane, con un Isee inferiore a 30 mila euro, verranno erogati contributi in base all’aumento delle rate dei mutui verificatosi nel 2022 e nel 2023 per effetto della crescita dei tassi».

Circa 13 milioni di euro di contributi a sostegno di lavoratori e imprese del settore agricolo, agroalimentare e vitivinicolo. Sono il frutto di tre interventi distinti, voluti dal Governo regionale. Nel dettaglio è previsto un finanziamento da 8 milioni di euro alle cantine sociali, poi un contributo straordinario di 3,8 milioni di euro al Consorzio di bonifica 10 di Siracusa per coprire i debiti di una condanna esecutiva che ha causato il blocco di tutte le spese, compresa quella per gli stipendi. Per la riqualificazione e la riclassificazione del personale dell’Ente di sviluppo agricolo sono state destinate risorse pari a un milione e duecentomila euro.

Altri 10 milioni e 700 mila euro sono in favore del personale regionale per l’anticipo dei pagamenti delle spettanze relative al rinnovo del contratto 2022/2024. «Per la prima volta si riconosce ai dipendenti della Regione un diritto economico negli stessi tempi di quelli statali», ha sottolineato l’assessore della Funzione pubblica e delle Autonomie locali, Andrea Messina. La finanziaria, inoltre, stanzia una dotazione di un milione di euro da destinare a una polizza sanitaria integrativa delle prestazioni erogate al personale regionale dal servizio sanitario nazionale.

Sfumata la proroga fino al 31 gennaio 2024 per il cosiddetto straccia bollo che evitava di pagare sanzioni e interessi. «Quasi tutta l’aula era d’accordo a far entrare nella legge il mio emendamento  ma occorreva l’unanimità per farlo. All’ultimo si è levata una voce contraria e l’emendamento è stato stoppato. Ho avuto comunque rassicurazioni che sarà approvata con la Finanziaria imminente», afferma la deputata regionale M5s Roberta Schillaci.

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